AZIENDE E PRODOTTI
Packaging sostenibile grazie al wasabi

La celebre salsa giapponese viene utilizzata come materiale naturale alternativo al gel di silice nel settore alimentare per realizzare pellicole, sacchetti o emulsioni

Ambiente, sostenibilità, mantenimento della freschezza e asetticità: le confezioni degli alimenti devono rispondere sempre più a queste esigenze. Così nel settore industriale dedicato l’innovazione tecnologica diventa fondamentale.

Il nuovo corso è un packaging sempre più “verde”, molto spesso ricavato da fonti vegetali. L’ultima frontiera di questo filone già collaudato (come le bottiglie per il latte prodotte con la pianta non commestibile Cassava Amara o i film e i rivestimenti di plastica ottenuti dalla fermentazione della canna da zucchero) è il Wasabia Japonica o ravanello giapponese. È la radice dalla quale si estrae una pasta verdastra piccantissima tipica della cucina giapponese.

Il Wasabi nella cultura asiatica veniva utilizzato come rimedio contro i veleni, possiede un’azione batteriologica che ostacola la proliferazione dei microrganismi, impedisce le muffe negli alimenti, ed è comunemente usata per il sushi.

Ora il wasabi, proprio per le sue particolari proprietà, viene utilizzato come materiale naturale alternativo al gel di silice nel settore alimentare per realizzare pellicole, sacchetti o emulsioni così da mantenere intatta la qualità e le condizioni igieniche dei prodotti. Il materiale sfrutta le proprietà dell’olio di senape contenuto nel Wasabi, che ha una provata azione battericida: prolunga i tempi di conservazione degli alimenti, impedisce la contaminazione per via aerea della superficie dei prodotti alimentari da parte dei batteri oppure, in presenza di colonie già insediate, ne ostacola la proliferazione, evitando l’insorgere di marciumi e riducendo il rischio di avvelenamento.
Il packaging ricavato dal Wasabi è prodotto da Material ConneXion Italia.

(Anna Maria Liguori - http://design.repubblica.it)




ASA Press / Le notizie di oggi