SOSTE GOLOSE
La stagione dei funghi è aperta al Posta di Gromo

Adesso che la loro stagione è esplosa, avete voglia di mangiare funghi? Ecco allora un indirizzo sicuro, che fa della cucina di funghi (soprattutto quei bei porcini sodi sodi) una delle sue bandiere: ristorante Posta al Castello, a Gromo, Alta Valle Seriana. Per chi non lo conoscesse, il ristorante è nella antica piazza del paese, proprio nel castello che risale al XIII secolo e che da poco è stato ristrutturato: un restauro conservativo, compresi gli affreschi esterni e interni.

Proprio in occasione del recente restauro del duecentesco Castello Ginami, che ospita appunto il ristorante Posta al Castello di Gromo, la segreteria dell’Associazione Ristoranti Regionali-Cucina DOC (www.ristorantiregionali.it), alla quale il locale è associato da oltre trent’anni, ha invitato alcuni giornalisti della stampa quotidiana e del settore turistico-enogastronomico per festeggiare la rinnovata bellezza del palazzo.

Alba Tonoli, cuoca per naturale indiscussa vocazione, gestisce dal 1979 questo elegante locale e guida la cucina con mano sicura. In sala i figli Chicco e Mauro seguono i preziosi insegnamenti trasmessi da papà Vittorino, purtroppo deceduto troppo presto (nella foto Frau, da sinistra: Pizzi, Argentieri, Alba Tonoli e i figli Chicco e Mauro). Una sala nobiliare, con soffitto a vela, è quella usata normalmente (in estate bellissimo il giardino panoramico), mentre al piano superiore sono disponibili antiche sale sino a 200 coperti.

Speciali sono i dolci di mamma Alba, ma anche tutti gli altri piatti, tipici della cucina bergamasco-lombarda: Sfogliatine ai funghi porcini, Antipasto del Baffo, Insalatina verde ai funghi, Gnocchi al formaggio, Delizia del Posta, Zuppa di funghi, Tagliata al rosmarino, Stracotto con polenta, Stinco di vitello al forno, Faraona del Castello. Menù degustazione: € 37,00 (bevande escluse). Etichette di prestigio nella carta dei vini curata da Mauro e Chicco.

Posta al Castello

L’Azienda Vitivinicola Barone Pizzini, pioniera in Franciacorta dell’agricoltura biologica, ha abbinato i vini per il pranzo organizzato da Marinella Argentieri, presidente della Associazione Ristoranti Regionali-Cucina Doc. Presente anche il direttore vendite della Barone Pizzini, Alberto Pizzi, che ha spiegato gli abbinamenti. Le nobili bollicine del “Franciacorta Docg Animante” hanno aperto il convivio per il brindisi e l’abbinamento poi all’insalatina tiepida di funghi porcini. L’occasione è servita al direttore Pizzi di far conoscere i vini di altre due aziende, sempre a conduzione biologica, che l’azienda ha nelle Marche (“San Paolo Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg” del podere Pievalta di Maiolati Spontini in provincia di Ancona, abbinato alla meravigliosa zuppa di funghi) e in Toscana (“Estatura Toscana Igt” dei poderi di Ghiaccioforte in Maremma, abbinato molto bene allo stinco di vitello al forno e insalata di porcini). L’azienda Barone Pizzini, una delle prime a produrre Franciacorta, mette sul mercato attualmente 230 mila bottiglie l’anno di Franciacorta, mentre altre 120 mila bottiglie sono di vini fermi bianchi e rossi.


Roberto Vitali – ASA


Informazioni:

Ristorante “Posta al Castello” della Famiglia Tonoli
piazza Dante, 3, 24020 Gromo (Bg).
Tel. 0346.41002 – Fax 0346.41002
E-mail: info@postalcastello.it - www.postalcastello.it  



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