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L’ Efficienza Energetica e la sostenibilità ambientale: una scelta irrinunciabile per il sistema agricolo-alimentare

Secondo i dati pubblicati nel Report 2013 della Commissione Europea, Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale, nell’Unione Europea a 27 Paesi risultano circa 12.000.000 di aziende agricole, con 11.600.000 di occupati nelle attività del settore primario e 4.700.00 nelle attività dell’agroindustria (include attività nelle produzioni manifatturiere e di bevande). Sotto il profilo economico, a livello europeo, le  attività legate al sistema agricolo alimentare (includendo la produzione primaria e l’industria alimentare) hanno raggiunto nel 2011 un valore economico totale di 1.017 miliardi di euro (SRM, 2013).

In Italia, il settore Agricoltura, insieme con l’Industria alimentare, indotto e distribuzione, rappresentano una dimensione economica che supera i 250 miliardi di euro. I dati del 6° censimento generale dell’agricoltura evidenziano nel 2010 un numero di 1.320.884 aziende agricole attive che conducono una superficie agricola di quasi 13 milioni di ettari (il territorio italiano è circa 31 milioni ha). In particolare, il sistema agricolo alimentare nazionale fornisce il 42% dei prodotti venduti nei negozi e nei mercati, nonché il 70% dei prodotti venduti tramite la grande distribuzione organizzata. Sotto l’aspetto dei consumi di energia fossile, l’Unità Tecnica Efficienza Energetica (UTEE) dell’ENEA, attraverso il Progetto TESLA, ha stimato su dati MiSE consumi di energia finale pari a 16,79 Mtep (circa il 13,8% dei consumi finali di energia fossile nel 2013).

Principalmente, il sistema agricolo-alimentare richiede energia termica per riscaldare e raffreddare ed elettricità per realizzare la produzione e la trasformazione dei prodotti vegetali. Non deve essere sottovalutata l’energia “indiretta” già incorporata nei materiali utilizzati per il confezionamento (plastica o alluminio). Una piccola parte (meno del 10%) dell’energia consumata complessivamente dalla filiera agro-alimentare non è utilizzata direttamente per i processi produttivi ed include la somma dei seguenti sette principali sottosistemi energetici: i) aerazione (ventilazione ed aria condizionata), ii) vapore, iii) motori e pompe, iv) aria compressa, v) raffreddamento e refrigerazione, vi) riscaldamento ed illuminazione di infrastrutture ed edifici, vii) energia necessaria per il trasporto interno. In questo contesto, un indicatore significativo per valutare l’efficienza energetica nel sistema agricolo-alimentare è costituito dal rapporto tra il contenuto energetico del prodotto e l’energia spesa per ottenerlo, tenuto conto che la spesa energetica per i prodotti agricoli, sia freschi che trasformati, non risulta in diretto rapporto con il loro contenuto calorico. La Tabella 1 riporta i risultati di un’indagine dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ ENEA sul rapporto tra il valore energetico dei prodotti e l’energia fossile impiegata per ottenere tali prodotti, per quanto riguarda la carne, i vegetali e la produzione di IVa gamma.

Tabella 1- Energia fossile nel sistema agricolo-alimentare

Alimenti

Energia consumata   (kWh/kg)

Energia consumata   (kcal/kg)

Valore energetico

per kg di parte edibile

(kWh/kg)

Valore energetico

per kg di parte edibile

(kcal/kg)

Carne fresca (consumi stalla, consumi macellazione)

5,48

4.712

1,28

1.100,6

Carne surgelata (stalla, macellazione, refrigerazione)

8,15

7.007,8

1,28

1.100,6

Vegetali freschi in campo (fitosanitari, lavorazione terreno) *

0,18

0,178

0,24

206,3

Vegetali freschi in serra riscaldata (fitosanitari, diretti) **

6,1

5.245,1

0,24

206,3

Ortaggi IV gamma (produzione, lavorazione e trasformazione) ***

4,9

4.213,3

0,22

189,1

Ortaggi surgelati (produzione, lavorazione e trasformazione, refrigerazione) ***

6,8

5.847

0,22

189,1

* I valori dell’energia consumata sono stati riferiti a 15 kg/m2/anno.

** I valori dell’energia consumata sono stati riferiti a 25 kg/m2/anno. I valori energetici sono stati tratti dalle tabelle composizioni alimenti dell’INRAN. E’ stato considerato, per i vegetali, il valore energetico medio riferito a: lattuga, pomodoro, peperone, cetriolo, fragola.

*** I valori energetici sono stati tratti dalle tabelle composizioni alimenti dell’INRAN. E’ stato considerato, per i vegetali, il valore energetico medio riferito a: lattuga, pomodoro, peperone, cetriolo.

CONCLUSIONI
L’ Efficienza Energetica e la sostenibilità ambientale rappresentano ormai una scelta irrinunciabile per il sistema agricolo-alimentare al fine di mantenere la competitività sui mercati internazionali, come sottolineato anche dall’Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. La conformità agli standard europei MEPS (Minimum Energy Performance Standards) di motori, sistemi di raffreddamento e caldaie, così come la propensione verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, rappresentano soluzioni efficaci per ridurre il consumo di energia ed inoltre consentono di limitare gli effetti drastici dell’impatto ambientale che sarebbero procurati da questi impianti. L’applicazione di misure per l’efficienza energetica, come gli interventi negli impianti a vapore (caldaie e sistemi di distribuzione del calore), nei sistemi ad aria compressa (implicati in diversi processi tra cui essiccazione, convogliamento dei prodotti su nastri trasportatori, lavaggio e mondatura di frutta e verdura, confezionamento, ecc.), nei processi di raffreddamento e refrigerazione, riscaldamento ed illuminazione degli impianti e degli edifici permettono di conseguire un risparmio sicuro dal 15 a 25% sul totale dell’energia consumata.
La conservazione degli alimenti può essere ottimizzata utilizzando nel modo più appropriato gli schemi di ventilazione oppure installando ventilatori ad alta efficienza e velocità variabile tramite inverter. I flussi termici possono essere utilizzati per il riscaldamento dell’acqua necessaria ai trattamenti di lavaggio e delle aree di lavoro in inverno. L’applicazione dei MEPS relativamente all’energia elettrica incoraggia l’uso di compressori più efficienti e la progettazione di scambiatori di calore, luce, ventilatori e controlli. La produzione di calore a partire da biomassa disponibile direttamente in loco o la produzione di vapore e la cogenerazione possono fornire acqua calda ed elettricità agli impianti industriali per l’essiccazione di frutta e verdure, con un significativo aumento dell’efficienza energetica. Anche l’ottimizzazione dell’efficienza di combustione, del recupero di calore dai gas di scarico e motori delle dimensioni ottimali ad alta efficienza elettrica possono portare ad un risparmio energetico del 20-30%.
Anche altre operazioni consentono una gestione più consapevole degli usi e dei consumi di energia in un’azienda, come l’analisi più accurata delle bollette, il controllo dello stato di manutenzione di tutti i dispositivi e dei loro parametri di lavoro, insieme ad un’analisi più attenta dei processi produttivi. Inoltre, da sottolineare gli incentivi governativi per gli investitori privati a sostegno dell’adozione di misure per l’efficientamento energetico (in base alle norme UNI CEI EN 16001/ISO 50001) tra i quali i Certificati Bianchi.

(www.agienergia.it)



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