FATTI E PERSONE
Se la startup scommette sul cibo buono e sostenibile

Agricoltura 2.0, Anagramma, NAM, Outdoors Safe Food, Quomi sono le cinque nuovissime imprese che si sono aggiudicate il concorso Alimenta2Talent che mira a coniugare produzione di cibo e sostenibilità ambientale, in linea con i temi portanti di Expo 2015

Dalla coltura fuori dal suolo alla lotta allo spreco di cibo. Dalla produzione dell’isolante termico ecoAerogel, a quella di alimenti destinati a persone con allergie e intolleranze alimentari. Dal food design alle piattaforme web per veicolare sane ricette tradizionali. C’è tutto questo nelle start up vincitrici di Alimenta2Talent, il progetto co-finanziato dal Comune di Milano e sviluppato dalla Fondazione Parco Tecnologico Padano di Lodi per favorire la nascita di nuove imprese nei settori agroalimentare e scienze della vita. Agricoltura 2.0, Anagramma, NAM, Outdoors Safe Food, Quomi sono le cinque imprese neonate che si sono aggiudicate il concorso e che, dopo un semestre di intenso lavoro nei laboratori del Parco Tecnologico, hanno concretizzato le proprie idee innovative che mirano a coniugare  produzione di cibo e sostenibilità ambientale, in linea con i temi portanti di Expo 2015.  

Si inizia il viaggio con Agricoltura 2.0, una start up di Cassino che ha come obiettivo quello di far crescere qualunque pianta, frutto e vegetale in qualsiasi parte del mondo, a qualunque latitudine. Una necessità per il genere umano visto che, nel 2050, saremo 9 miliardi, di cui il 70% vivrà nelle metropoli, e ci sarà bisogno del 100% di cibo in più. Come fare? La risposta si chiama acquaponica, ovvero il sistema simbiotico che unisce l’acquacoltura, ovvero le vasche di allevamento di pesci, e la coltivazione idroponica, quella fuori dal suolo dove la terra è sostituita da materiali come l’argilla. Agricoltura 2.0 offre servizi per la progettazione, la realizzazione, il collaudo, l’avviamento e la manutenzione di questi impianti che utilizzano energia solare e che sono applicabili a qualsiasi latitudine. Il risultato? La produzione di cibo in modo del tutto autosufficiente da fertilizzanti, consumo energetico e climatizzazione e, come dice anche il motto della start up, la possibilità di ottenere anche ‘il mango in montagna’. 

Di lotta allo spreco alimentare si occupa Anagramma s.r.l. (MyFoody), la start up milanese che ha realizzato una piattaforma e-commerce attraverso cui le imprese della produzione e della distribuzione di cibo possono vendere a prezzi scontati le proprie merci che rischiano di andare sprecate come quelle in scadenza, difettate o in eccesso. La piattaforma permette, così, ai consumatori di comprare tali prodotti, di andarli a ritirare nei negozi o di riceverli a casa, e crea una rete virtuosa di cui beneficiano non solo aziende e consumatori, ma anche gli attori del no profit.  

NAM, acronimo per Nano Analysis & Materials s.r.l. lavora per produrre aerogel, il migliore isolante termico al mondo ancora poco utilizzato, però, a causa dei suoi costi elevati. Questo gruppo di ricercatori, formatosi all’interno dell’Università di Pavia, è riuscito a identificare un processo innovativo ed ecologico per produrre aerogel. Nasce così l’ecoAerogel, il prodotto principale di questa start up pavese che, realizzato a partire da un materiale di scarto come la cenere della lolla di riso, può essere venduto a prezzi più contenuti.     

Rispondere ai bisogni delle persone affette da intolleranze e allergie alimentari è lo scopo di Outdoors Safe Food (OSF) che produce e distribuisce cibi privi di glutine e degli allergeni principali. Preimballati e certificati secondo la normativa vigente e attraverso analisi molecolari innovative, questi alimenti sono realizzati con la collaborazione di chef di grande esperienza, con ingredienti italiani di alta qualità, e vengono distribuiti in bar e ristoranti.  

E restiamo in tema di cucina perché Quomi è la start up milanese che porta le ricette della tradizione nelle case di tutti. Attraverso un sito di food e-commerce, infatti, Quomi propone le ricette preparate da chef rinomati e offre la possibilità, a chi le acquista, di ricevere a casa gli ingredienti, tutti Made in Italy e provenienti da piccole realtà aziendali locali, nelle giuste dosi per la preparazione dei piatti. Un modo, questo, per permettere di seguire una dieta sana, variata e senza sprechi. Ma non finisce qui. Alimenta2Talent ha, infatti, riconosciuto una menzione speciale a Narrateam che si occupa di commercializzare Narratè. Si tratta di un progetto di food design che unisce l’editoria all’arte del tè. Le miscele secche, infatti, vengono collegate a un libretto di racconti la cui durata di lettura equivale esattamente al tempo di infusione. Ovviamente, c’è anche la versione digitale dell’idea e basta fotografare con il proprio cellulare il Qr-code sulla bustina del tè per accedere ai contenuti multimediali. Una modo originale per ingannare l’attesa dell’infusione, unendo la passione del tè e quella della cultura. Con una mano dalla tecnologia.  (Giulia Torbidoni - www.lastampa.it)




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