FATTI E PERSONE
L’estate al bar: prezzi in linea con l’inflazione (+1%)

Solo il gelato cresce un po’ di più. Moderato ottimismo per la chiusura d’anno.

• I dati dell’Osservatorio Fipe sui prezzi: +1,2 in un anno per beni e servizi turistici; + 1% per la ristorazione
• Da agosto 2014 pressoché invariati i prezzi in pizzeria, scontrino in crescita per il gelato artigianale (+2,3%) e confezionato (+2,2%)


• Previsioni di ripresa per il prossimo anno: +1,2% dei consumi e +1,1% sul fronte occupazione

Segno verde per l’estate 2015 degli italiani, almeno sul fronte dei bilanci familiari post vacanze. È quanto emerge dall’Osservatorio sui prezzi della Fipe, Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi che evidenzia solo un lieve aumento degli scontrini per i servizi turistici e ristorazione rispetto all’anno precedente. Uno scenario che conferma la generale ripresa del settore e a cui si accompagnano dati previsionali ottimistici elaborati dalla Federazione. Secondo l’Ufficio Studi della Fipe, l’estate appena trascorsa si è conclusa con numeri che fanno ben sperare per il futuro e una tendenza alla ripresa dell’economia che, seppure non abbia assunto dimensioni particolarmente sostenute, appare oggi meno fragile rispetto a qualche mese fa. Il buon esito delle vacanze estive ha sicuramente contribuito in maniera positiva a ridare ossigeno al settore, e la ristorazione si conferma un pilastro inesauribile del turismo: non bisogna infatti dimenticare che la spesa delle famiglie nei servizi di ristorazione è stata nel 2014 di 73 miliardi di euro e che il fuoricasa vale ormai il 34% dei consumi alimentari, con un trend di moderata ma costante crescita,
Lo scenario delineato dalla Fipe mostra in leggera crescita i prezzi dei beni e dei servizi turistici la cui variazione tendenziale passa dall’1% di luglio all’1,2% di agosto. L’incremento è stato determinato in particolare dall’aumento dei listini dei servizi di alloggio che rispetto al 2014 sono saliti del 2,8%.
Si mantiene invece intorno all’1% l’aumento dei prezzi nei servizi di ristorazione, in linea con l’andamento dell’inflazione, mentre registrano una significativa variazione negativa i servizi di trasporto, a causa dell’andamento dei prezzi nel settore ferroviario.
Parlando nello specifico dei pubblici esercizi, ad agosto 2015 i prezzi dei servizi di ristorazione commerciale (bar, ristoranti, pizzerie) fanno registrare una variazione dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,1% rispetto allo stesso mese di un anno fa, mentre l’inflazione acquisita per l’anno in corso si attesta sull’1%. A livello generale i prezzi al consumo crescono dello 0,2% sia rispetto al mese precedente che ad agosto 2014.
Aumenti pressoché insignificanti si sono registrati nei prezzi di ristoranti e pizzerie, con percentuali al di sotto dell’1% mentre la maggiore variazione si è riscontrata nelle gelaterie, complice il periodo di “alta stagione” per la categoria merceologica e un meteo particolarmente favorevole: +2,3% per il gelato artigianale e +2,2% per il gelato confezionato.
Di seguito si riporta il dettaglio degli aumenti percentuali per tipologia di servizio.
• La dinamica dei prezzi per beni e servizi turistici: alloggi (+2,8%), servizi di ristorazione (+1,0%), trasporti (-1,4%), servizi sportivi, ricreativi e culturali (+1,3%), vacanze organizzate (-0,4%), beni turistici specifici e non specifici (-2,2%).
• La dinamica dei prezzi nei pubblici esercizi: ristoranti (+0,9%), pizzerie (+0,8%), gastronomie (+0,7%), fast food (+1,4%); birra (+1,4%), bevande alcoliche (+1,1%), aperitivo (+1,5%), caffetteria (+1,2%), snack (+1,6%), cornetteria e pasticceria (+1,3%), gelato artigianale (+2,3%), gelato confezionato (+2,2%).
Buone prospettive anche in ottica futura: per l’anno in corso le prospettive della Fipe sono moderatamente positive, su molteplici fronti: prezzi, consumi, occupazione. Ci si attende in particolare un incremento per il comparto dei consumi alimentari fuoricasa di circa l’1%, accompagnato da una ripresa dell’occupazione stimata intorno all’1,1%. Per la dinamica dei prezzi si prevede infine una variazione dell’1,3% rispetto al 2014. (www.fipe.it)



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