FATTI E PERSONE
Agricoltura sociale va all'università, nasce primo master

Tor Vergata formerà professionisti del nuovo welfare in campagna

L'agricoltura sociale, nuova forma di welfare che svaria dal recupero dei tossicodipendenti all'inserimento socio lavorativo di disabili fisici e psichici, alle terapie mediche con l'ausilio di animali (cosiddetta 'pet theraphy'), sbarca all'università per formare professionisti del settore.
Dal 22 febbraio, presso l'Università di Tor Vergata a Roma, si terrà infatti il master universitario di primo livello in agricoltura sociale in convenzione con la Rete delle fattorie sociali e l'associazione oasi. L'iniziativa è stata presentata nella sede di Confagricoltura, con assaggi di formaggio offerti da un gruppo di ragazzi down che con l'onlus 'aruotalibera' svolgono attività in una fattoria didattica al Circeo. Le lezioni del master si sostanziano in 400 ore, ripartite in otto mesi in modalità mista presenza/online e un periodo di tirocinio di tre mesi. La domanda di ammissione va presentata entro il 31 dicembre. "Per fare agricoltura sociale occorre professionalità a livello adeguato e il master di Tor Vergata offre questa opportunità", rileva il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi. "Nel 2016 - aggiunge - pensiamo di promuovere ancora di più l'agricoltura sociale nelle sue varie forme".
"L'agricoltura sociale è una nuova forma di welfare - osserva Massimo Giannini, direttore della Scuola a distanza del'Università di Roma Tor Vergata - non è solo operazione sociale, bensì l'impresa risulta fondamentale. Il risultato è che si coniuga la visione imprenditoriale e la visione sociale in un modello di successo".
"L'agricoltura italiana non esporta solo prodotti buoni e di qualità - conclude Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete delle fattorie sociali - può esportare anche questo modo di attività nel sociale che a livello europeo è già considerata una delle eccellenze del Made in Italy". (www.ansa.it)



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