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Vino:Prosecco (+35%) traina crescita Usa spumanti Italia +6%

Bollicine Nordest superano Champagne tutto l'anno tranne Natale

Il Prosecco, con un incremento delle vendite negli Usa del 35% in volumi e del 36,55 in valore a un prezzo medio a bottiglia attorno ai 12 dollari, trainano negli Stati Uniti le vendite (+6%) di spumanti italiani, categoria che ormai rappresenta la metà dell'export vinicolo made in Italy. Lo ha detto, in apertura di Wine2Wine, forum di Vinitaly del business del vino oggi e domani a Veronafiere, Danny Brager, senior vice presidente per gli Usa dell'area Beverage Alcol di Nielsen, nel sottolineare che la ''domanda di Prosecco supera quello di Champagne tutto l'anno, tranne che nelle festività natalizie. E che la crescita del Prosecco ha incrementato gli acquisti di spumanti senza erodere quota di mercato altrui, conquistando in un caso su tre enoappassionati che non avevano mai acquistato spumanti italiani. Mentre un 35% dei giovani consumatori Usa ammette di essere passato nell'ultimo anno al Prosecco per moda. In crescita anche il Moscato, che risulta essere preferito in particolare dagli ispanici e dalle donne''.

Il 45% degli enoappassionati Usa dichiara di bere spumanti solo a casa, il 12% solo al ristorante, il resto sia a casa che fuori. Per il consumo tra le mura domestiche i giovani sotto i 38 anni, secondo il monitoraggio Nielsen, ''comprano più vino d'asporto (+3,1%) e più alcolici (+3,5%), in particolare whisky aromatizzati e cognac, e meno birra (+2,69%), salvo quelle artigianali (+15%), predilette in particolare dal sesso maschile di medio-alto reddito. In generale crescono negli Usa le vendite di vino alla spina, anche nelle spiagge e nei luoghi di consumo più informali. In generale, ha detto ancora l'esperto di Nielsen Usa, ''i consumatori statunitensi amano messaggi semplici attorno al vino; sono spaventati dalla complessità e bevono quello che piace agli amici. Per chi punta all'export negli States deve perciò privilegiare la formazione dei buyer, di chi da' consigli al consumatore finale che prima o poi tuttavia verrà in Italia, secondo quanto dichiarato nel monitoraggio Nielsen, per conoscere il produttore del vino comprato per consumi domestici''. (www.ansa.it)





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