AZIENDE E PRODOTTI
Lo Champagne stabilisce i rendimenti massimi della sua produzione: solo 100 quintali di uva ad ettaro

Si tratta del ritocco in basso più significativo negli ultimi dieci anni per l’areale dove si producono le bollicine più famose al mondo

Le Autorità della denominazione Champagne adottano un approccio cauto, nonostante un aumento delle vendite, per la produzione complessiva delle bollicine più famose del mondo. I rendimenti massimi consentiti in Champagne per il 2015 saranno i più bassi degli ultimi 10 anni. Il Comité Interprofessionnel des Vins de Champagne (Civc), si legge su www.wine-searcher.com, ha fissato il rendimento massimo ad ettaro delle uve che andranno a comporre Cuvée e Millesimati 2015: i vignaioli della denominazione potranno produrre 100 quintali di uva ad ettaro. 500 kg per ettaro potranno essere sbloccati dalla “Réserve Individuelle” (Ri, cioè quel vino che non ha effettuato la fermentazione secondaria in bottiglia; si tratta del vino conservato nei serbatoi dalle cantine destinato ad essere utilizzato solo quando i vigneti sono colpiti da calamità naturali che ne limitano la produzione complessiva) in febbraio per rendere il volume totale di 105 quintali per ettaro, pari a 307 milioni di bottiglie.
Con le vendite di Champagne, in recupero nel 2014, e con la medesima tendenza anche nei primi 6 mesi 2015, la resa così in basso è giustificata dalla volontà di lasciare un volume di produzione analogo a quello del 2014, mentre le scorte di bottiglie nelle cantine restano in questo momento ancora elevate.
Il rendimento, in sostanza, è stato deliberatamente mantenuto basso al fine di poter immettere sul mercato le bottiglie in magazzino anticipando un probabile picco di vendite. Ciò è in linea con l’approccio tradizionale; i limiti denominazione sono sempre stati fissati in linea con le vendite future e i quantitativi di stock previsionali.
Il Civc fa sapere anche che le previsioni per la raccolta 2015 sono eccellenti: “il caldo di luglio sta fornendo le condizioni di maturazione ideali, e se il tempo tiene la qualità delle uve alla vendemmia sarà eccellente. Una prima e approssimativa data per l’inizio della vendemmia è stata prevista per il 10 di settembre, ma qualora il caldo continui sui ritmi attuali la data potrebbe essere anticipata”. (www.winenews.it)



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