AZIENDE E PRODOTTI
Nasce la Carta dei mieli del Mediterraneo

Con la Carta dei mieli del Mediterraneo, che unifica e tutela le produzioni di 10 Paesi, l’Italia è in prima linea nella cooperazione mediterranea contro le contraffazioni alimentari ed è protagonista del processo: il percorso è partito proprio nel nostro Paese 8 anni fa, a Foligno, su iniziativa dell’Associazione dei Produttori apistici Umbri (APAU) e FELCOS Umbria. La Carta dei mieli del Mediterraneo è un documento storico che arriva, dopo un processo partito dal nostro Paese e durato diversi anni, a una definizione comune del miele del mediterraneo con l’obiettivo di favorire gli apicoltori nel raggiungimento di una serie di risultati strategici, sia in termini di valorizzazione delle produzioni locali nei mercati domestici e internazionali sia per il contrasto alle importazioni di miele di dubbia qualità nell’area mediterranea.

Una strategia promossa da APIMED (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo) che da sempre lavora per la protezione delle varietà autoctone e lo sviluppo di metodi di produzione che garantiscano la salubrità del miele. La Federazione, nata nel 2011, rappresenta l’unico soggetto aggregativo di settore al momento esistente a livello di regione mediterranea, riunendo al suo interno 21 associazioni, cooperative e federazioni nazionali di apicoltori provenienti da Algeria, Marocco, Tunisia, Italia, Albania, Libano, Palestina, Egitto e dai paesi limitrofi Iraq e Giordania. Il percorso si iscrive all’interno di un processo cominciato 8 anni fa a in Italia, a Foligno, quando APAU (Associazione di Produttori Apistici dell’Umbria) e FELCOS Umbria, (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Foligno, della Regione dell’Umbria e dell’Iniziativa ART di UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite), diedero vita alla prima edizione del Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo.

Fin da allora, il Forum ha rappresentato una significativa e unica occasione di dialogo e confronto tra gli apicoltori del Mediterraneo e le loro reti, e ha portato al consolidamento di una coalizione di associazioni e cooperative di produttori apistici, istituti di ricerca ed enti pubblici, istituzioni locali, nazionali e internazionali dei paesi del Mediterraneo. Il settore dell’apicoltura, comparto che da solo in Italia coinvolge oltre 75.000 operatori con un patrimonio di 1 milione e 200mila alveari, tra i settori chiave dell’agricoltura, fonte di ricchezza economica e sociale. La Carta dei mieli del Mediterraneo è stato presentato a Tunisi nel corso del VII Forum dell’Apicoltura del Mediterraneo, che si è svolto dal 26 al 28 novembre 2015 l’Apicoltura al centro della biodiversità e della sicurezza alimentare.

L’evento è stato organizzato da FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo umano sostenibile), APIMED e INAT (Institut National Agronomique de Tunisie), in collaborazione con l’Iniziativa ART/UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite). Come spiega Vincenzo Panettieri, presidente della Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo: “il principale risultato di questo Forum è la Carta dei mieli del mediterraneo: un testo storico che rappresenta, da un lato, il primo documento che uniforma, sotto il profilo tecnico, questo importante prodotto alimentare e costituisce, dall’altro lato, un contributo importante, di grande valore culturale, morale, sociale, per garantire la presenza delle produzioni locali sul mercato globale, esaltare il valore della dignità del lavoro contadino, e sottolineare l’efficacia del controllo territoriale da parte delle comunità locali”. (Maria Tomaseo - http://magazine.greenplanner.it)



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