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Cibo di strada ha decalogo e marchio Artigiano del Gusto

Iniziativa promossa da Associazione StreetFood, 3mila operatori

Dall'utilizzo di ingredienti tipici al rispetto per la storia del prodotto, passando per l'attenzione all'igiene e al rispetto dell'ambiente. Sono alcuni dei punti che compongono il decalogo del "perfetto operatore del cibo di strada" per far riconoscere al consumatore quelli di cui può fidarsi. L'iniziativa, promossa dall'Associazione toscana StreetFood. fornisce ai venditori on the road di supplì, farinate, lampredotto, bombe ed arancine dieci regole per marchiarsi del bollino "Artigiano del Gusto". in Italia sono oltre 3 mila gli operatori del settore.
Dal 2005 ad oggi, complice anche un sistema burocratico e normo-igienico rigido si sarebbe assistito a un calo dell'8% dei cosiddetti ambulanti, mentre sul fronte degli itineranti (cioè dotati di furgoni a norma) si parla di una crescita (+18% nello stesso periodo).
''L'idea è nata qualche anno fa quando il cibo di strada ha cominciato a diventare una moda, forse abusata - spiega il presidente di Streetfood, Massimiliano Ricciarini - ed è per questo che abbiamo deciso di promuovere solo quegli operatori che hanno fatto la scelta di legarsi al territorio e attivarsi per promuoverlo, l'utilizzo di antichi ferri del mestiere, l'etica di base, l'igiene ma non l'asetticità, il rispetto delle regole del commercio nel senso di una sinergia in rete con altri operatori e con le attività di promozione turistica ed enogastronomica e alle istituzioni, unitamente all'utilizzo di prodotti agroalimentari tradizionali e il rispetto delle leggi fanno degli operatori stessi dei veri e propri Artigiani del Gusto che possono fregiarsi di tale denominazione solo ed esclusivamente rilasciata dall'Associazione Culturale "Streetfood" con il suo logo esposto nello spazio commerciale dell'attività.
Dal 2004 ad oggi sono centinaia gli eventi che Streetfood ha organizzato in tutta Italia (in oltre 15 regioni). Oltre 300 mila persone raggiunte. Milioni di porzioni servite nelle piazze e nelle strade per avvicinare il grande pubblico al vero cibo di strada. (www.ansa.it)

 


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