SALUTE E BENESSERE

Danimarca, introdotta tassa sui cibi grassi
E' il primo Paese al mondo a ricorrere a teorie nutrizioniste. La misura ha intanto scatenato una corsa all’acquisto in tutti i supermercati. La nuova tassa si applicherà su tutti i prodotti contenenti grassi saturi e prevede un aumento di 16 corone, 2,15 euro, al chilo in più

Stop ai grassi saturi: burro, margarina, merendine e biscotti, patatine e piatti precotti. Per averli ora bisognerà pagare di più, almeno in Danimarca.
Per la prima volta nel mondo infatti il paese scandinavo ha deciso di ricorrere alle più sane teorie nutrizioniste per alimentare un po’ le casse di stato e, allo stesso tempo, abituare i cittadini a tenere d’occhio i livelli di colesterolo.
La nuova tassa si applicherà su tutti i prodotti contenenti grassi saturi e prevede un aumento di 16 corone, 2,15 euro, al chilo in più per continuare ad avere nel proprio frigorifero un po’ di confortante ‘junk food’.
La misura ha intanto scatenato una corsa all’acquisto in tutti i supermercati del Paese per fare scorta di prodotti ‘insani’ prima che scatti la nuova iniziativa. “Dubito che ciò avrà un impatto positivo sulla salute della popolazione - ha commentato un portavoce della Confederazione dell’industria danese - è solo una tassa in più. La Danimarca è il primo paese al mondo a introdurre un imposta simile”.
Intanto la misura dovrà comunque essere adattata al sistema amministrativo, cosa non facile da momento che d’ora in poi tutti i prodotti, anche quelli importati, dovranno marcare chiaramente la quantità di grassi saturi che contengono”.
La nuova tassa quindi potrebbe non durare a lungo e lo dimostra anche il fatto che l’Ue sta studiando il nuovo sistema per vedere che non vengano violate le leggi sulla concorrenza. (qn.quotidiano.net)



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