SALUTE E BENESSERE

Sapere è salute: i più informati mangiano meglio e pesano meno

Nonostante sia il modello alimentare più famoso al mondo per via delle sue proprietà benefiche per la salute, la dieta mediterranea sta lentamente scomparendo dalle nostre abitudini alimentari. I candidati alla successione non promettono nulla di buono: cibo spazzatura e alimenti supercalorici stanno rapidamente erodendo un’autentica roccaforte contro le malattie più diffuse del nostro tempo. Ecco perché negli ultimi anni la ricerca si sta impegnando molto a capire le cause dell’abbandono della dieta mediterranea, soprattutto da parte delle popolazioni che di fatto l’hanno custodita quasi intatta almeno fino all’immediato dopoguerra.
Ora uno studio italiano rivela che mangiare secondo la regola mediterranea è anche il prodotto di buone conoscenze su temi di prevenzione e salute. Le persone più preparate in questo campo hanno in generale un’adesione molto più alta alla dieta mediterranea rispetto a chi invece sa poco o nulla di stili di vita salutari. A sostenerlo sono i ricercatori del Progetto Moli-sani, il grande studio epidemiologico che ha coinvolto 25mila cittadini della regione Molise. La ricerca, pubblicata online dalla rivista scientifica internazionale Appetite, è stata condotta su un sottocampione di circa mille persone sulle quali è stato valutato il livello di conoscenza e in generale di consapevolezza nel campo dei rapporti tra alimentazione e salute. Tra le domande considerate nel questionario, i rapporti tra consumo di alcuni cibi e insorgenza di patologie, conoscenza sulle raccomandazioni alimentari fornite dagli esperti e contenuto nutrizionale di alcuni tra i cibi più diffusi. “I soggetti più consapevoli – dice Marialaura Bonaccio, autrice principale della ricerca che di recente ha anche pubblicato un libro sulla dieta mediterranea al tempo della crisi – hanno riportato una adesione maggiore alla dieta mediterranea, indipendentemente da altri fattori, quali ad esempio il livello di istruzione e in generale il loro stato sociale. Tanto per dare un’idea, il gruppo più informato aveva il 62% di possibilità in più di appartenere alla categoria di alta adesione alla dieta mediterranea. Non solo. Le persone più informate avevano anche una prevalenza di obesità molto al di sotto di quelle che invece ne sapevano di meno. La prevalenza di obesi nel gruppo con maggiore conoscenza era del 22% a fronte di un preoccupante 35% osservato tra le persone meno informate”. “Questi dati vanno nella stessa direzione di ciò che avevamo già osservato nell’ambito di uno studio condotto sull’esposizione mediatica – spiega Americo Bonanni, co-autore dello studio ed esperto di comunicazione scientifica - Anche in quel caso, essere informati corrispondeva ad una maggiore adesione alla dieta mediterranea. Tutto questo suggerisce un ruolo determinante dell’informazione nelle nostre scelte alimentari e per quanto riguarda le abitudini di vita in generale”. “Sapere che la conoscenza ha un peso nelle nostre scelte di vita, non ultime quelle che facciamo a tavola, assume un valore di estrema importanza, soprattutto in questi ultimi tempi – commenta Licia Iacoviello, responsabile del progetto Moli-sani– In un periodo in cui anche l’alimentazione è in qualche modo influenzata dalla crisi economica, con le fasce deboli sempre più in affanno, aumentare il livello di consapevolezza è di certo uno degli interventi più efficaci da fare. Dati diffusi recentemente hanno mostrato che circa la metà degli italiani non conosce il significato preciso del termine ‘dieta mediterranea’. Forse è anche per questo che la gente fa tanta fatica a seguirla. Per i nostri nonni essere mediterranei era una cosa naturale. Noi dobbiamo riscoprirlo e provare a mantenere ciò che di buono ancora abbiamo”.

Il Progetto Moli-sani

Partito nel marzo 2005 presso l’Università Cattolica di Campobasso, ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio Moli-sani ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.

L’Associazione Cuore-Sano ONLUS
Ha l’obiettivo di sostenere l’attività del Progetto Moli-sani nello studio e nella lotta alle malattie cardiovascolari e ai tumori, due delle maggiori cause di malattia e di invalidità del nostro tempo.
(www.italia-news.it)

 

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