SALUTE E BENESSERE

Taipei, primo contagio del virus H7N9
Il paziente, in isolamento, aveva viaggiato nel Jiangsu. A Taiwan 22 ospedali sono pronti per affrontare l'emergenza. Accresciuti i controlli agli aeroporti. Si preparano nuove norme per l'uccisione dei polli e per l'igiene.

Un uomo di 53 anni che aveva lavorato nella provincia di Jiangsu, in Cina continentale, è il primo paziente affetto dal virus dell'influenza aviaria H7N9 a Taiwan. Lo ha annunciato ieri sera, mercoledì 24 aprile, il centro per la gestione delle epidemie, Central Epidemic Command Center - CECC). Il paziente, tornato da Shanghai il 9 aprile, è in condizioni molto serie ed è trattato in isolamento in una camera a pressione negativa. Il centro ha già visitato 139 persone che sono venute a contatto con lui nelle ultime due settimane, tra cui tre operatori sanitari che mostrano sintomi di infezione alle vie respiratorie.
Il responsabile Chang Feng-yee afferma che il centro per la gestione delle epidemie ha già riportato tutta la documentazione all'Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso il sistema dei punti IHR (International Health Regulation), e alle autorità sanitarie cinesi, come è prestabilito dall'accordo sulla cooperazione sanitaria tra le due sponde dello stretto.
Il centro non rivela comunque il numero del volo su cui il paziente è arrivato perchè al suo arrivo a Taiwan e nei giorni seguenti non aveva ancora mostrato alcun sintomo dell'infezione.
Il dossier redatto dal centro riferisce che il malato era stato a Suzhou tra il 28 marzo e il 9 aprile, ma non aveva avuto contatti con pollame o uccelli, e non aveva mangiato pollo poco cotto o uova. Solo il 12 aprile egli ha sviluppato una febbre costante con forte sudorazione e stanchezza. Il 16 aprile è stato ricoverato per febbre alta. Il 20 aprile, per carenza respiratoria, è stato portato in isolamento in una camera a pressione negativa nella sezione di cura intensiva dell'ospedale.
Il centro nazionale per l'influenza ieri mattina ha completato la sequenza del genoma del virus e ha poi confermato al centro di gestione che si tratta di H7N9.
Il paziente in questione era portatore di epatite B, aveva una storia clinica di ipertensione, ed era solito viaggiare tra Taiwan e la città di Suzhou, nella provincia del Jiangsu, prima di contrarre il virus.
Durante la conferenza stampa il ministro della sanità Chiu Wen-ta ha riferito che ci sono 22 ospedali preparati per accogliere eventuali pazienti affetti da H7N9 come risposta immediata a un possibile contagio tra la popolazine taiwanese.
La già rigorosa sorveglianza negli aeroporti dell'isola, che rivela febbre o sintomi da parte dei viaggiatori, è stata intensificata e la raccomandazione per chi si reca in continente è quella di osservare un'igiene accurata, evitare di entrare nei mercati tradizionali di pollame e mangiare pollo e uova solo se ben cotti.
Da parte sua il portavoce del ministero dell'agricoltura Wang Cheng-teng ha affermato che se aumentano i casi di contagio, verranno fatte rispettare nuove norme circa l'uccisione dei polli nei mercati tradizionali, ben prima del 19 giugno, quando è già stabilito che entreranno in vigore.
Durante la conferenza stampa, i responsabili del centro di gestione delle epidemie hanno riferito le statistiche ufficiali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: dal 31 marzo, quando è stato riportato il primo caso, in Cina ci sono stati 108 casi confermati di infezione tra cui 22 decessi. L'Organizzazione mondiale della Sanità conferma che questo nuovo virus è uno dei più letali e che si trasmette più facilmente agli esseri umani. Il precedente virus H5N1 aveva ucciso 30 delle 45 persone contagiate in Cina tra il 2003 e il 2013 (nel mondo i casi in totale erano stati 622 tra cui 371 decessi) .
Keiji Fukuda, vicedirettore generale per la sicurezza sanitaria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che questo "è senza dubbio uno dei virus influenzali più letali tra quelli visti finora".

(di Xin Yage - www.asianews.it)




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