SALUTE E BENESSERE

Caldo estivo: i consigli dei nutrizionisti italiani per un’estate all’insegna dell’equilibrio e del benessere

Alcuni tra i più autorevoli esperti italiani di nutrizione e salute dispensano pillole di saggezza – e di buon senso – per godersi pienamente il periodo estivo. Fondamentale combattere la disidratazione e reintegrare i liquidi

Andrea Ghiselli, Dirigente di Ricerca, INRAN
Non bisogna variare di molto l’alimentazione quando fa più caldo, ma certamente ci sono alcune regole da seguire: il caldo richiede una maggiore quantità di liquidi e la scelta deve cadere su frutta e verdura della stagione estiva che sono maggiormente ricche di acqua e carotenoidi, molto importanti per la protezione della pelle dai danni del sole (che ovviamente deve essere preso con cautela tramite l’uso di appositi schermi protettivi). Grandi piatti di insalata, pasta fredda, macedonie possono rappresentare scelte opportune.
L’estate è certamente anche il periodo dedicato allo svago e al relax: è possibile concedersi una bevanda ogni tanto per “ricaricare le batterie” e variare un po’ il gusto. Anche se l’acqua deve rappresentare la bevanda preferita, a volte una bevanda analcolica può aiutare a rinfrescarsi e prendere una quota di energia.

Marcello Ticca, Vicepresidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (SISA)
Variare l’alimentazione durante il periodo estivo? E’ un problema sopravvalutato. Nella vita di oggi le variazioni climatiche fra estate e inverno, a parte casi particolari, vengono avvertite in misura molto ridotta. Quindi, anche se è vero che il caldo porta a diminuire il dispendio energetico in quanto riduce la spesa per la termoregolazione, agisce su certe secrezioni ormonali e induce apatia e pigrizia, oltre a provocare talvolta un calo dell’appetito e rendere più faticosa la digestione, non è necessario, nel periodo estivo, variare di molto l’alimentazione.
Inoltre l’istinto ci aiuta, spingendoci a preferire spontaneamente alimenti e piatti più freschi e leggeri (e ricchi di acqua) a scapito di quei piatti abbondanti e ricchi di condimento (fritti, insaccati, primi elaborati, ecc.) che con il freddo invernale risultano più graditi. Ottima idea scegliere spesso, insieme a frutta e verdura, carni magre e pesce, passati di legumi e minestre tiepide, e molti liquidi, ad esempio spremute di agrumi e frullati di frutta, latte, ecc.
Il sudore, prezioso meccanismo che mantiene costante la temperatura del corpo, è composto principalmente da acqua ma contiene anche vari minerali, che è bene reintegrare. La bevanda da preferire è l’acqua, ma molto utili sono anche latte, yoghurt, frullati e spremute di frutta, gelati, minestre di verdura, bibite con o senza zucchero ecc.
Anche le bevande zuccherate, insieme agli altri accorgimenti suggeriti, contribuiscono a ricaricare le scorte energetiche, a rinfrescare e a recuperare i liquidi persi a causa di una sudorazione esaltata dalla elevata temperatura ambientale.

Andrea Poli, Direttore Scientifico NFI (Nutrition Foundation of Italy)
Tutte le bevande analcoliche, oltre in primis all'acqua e ad alimenti come il latte, la frutta, la verdura, contribuiscono (nel contesto di una dieta equilibrata e di uno stile di vita attivo), a idratare l’organismo e a soddisfare la quotidiana richiesta di liquidi, poiché contengono una altissima percentuale di acqua (dall’85% fino al 99%). Il gusto e la varietà le rendono anche una scelta particolarmente piacevole, aspetto non secondario nel percorso verso un’adeguata idratazione. E’ dimostrato, infatti, che bambini e adulti consumano circa il 45-50% in più di liquidi se hanno a disposizione nei diversi momenti della giornata una vasta scelta di bevande, ed in particolare bevande dal gusto loro gradito.
Se si consumano bevande analcoliche nella versione con zuccheri, è bene prestare attenzione alle calorie assunte. Ed è invece opportuno ricordare che l’anidride carbonica (le “bollicine”) presente nelle bevande analcoliche non svolge alcun effetto sfavorevole sull’organismo negli individui sani e non riduce in particolare la capacità di queste bevande di contribuire all’idratazione.

Maria Paola Graziani, Ricercatrice in Psicologia dei Consumi
E’ meglio evitare di fare dell’estate un traguardo da superare o un incubo da evitare, ma mettere sempre in atto regolari comportamenti alimentari e di attività fisica (prima, durante, dopo l’estate), non rinunciando ai fattori positivi come i sentimenti e le emozioni piacevoli proprie del tempo di vacanza.


Per ulteriori informazioni
Greta Bonsignore – Michela Quattrocchi
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