QUALITA'

Qualivita, rapporto 2013

Nei giorni scorsi la Fondazione Qualivita ha diffuso i dati del XI Rapporto Qualivita Ismea sulle produzioni agroalimentari italiane: "Le attività di Qualivita, che insieme a Ismea ha elaborato il rapporto giunto all'undicesima edizione, sono relative allo studio degli aspetti socio-economici, alla promozione e alla divulgazione del sistema delle indicazioni geografiche italiane" ha dichiarato Cesare Mazzetti Presidente della Fondazione Qualivita.
Sono 261 i prodotti italiani iscritti nel Registro delle DO e IG. Nel 2012, dieci di questi prodotti hanno avuto una performance economica maggiore: Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto San Daniele DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Gorgonzola DOP, Mortatella Bologna IGP,Bresaola della Valtellina IGP, Mela Alto Adige IGP e Mela Val di Non DOP. Tanto che, sommando assieme tutti e tre i settori (formaggi, carni e ortofrutta), segnano un trend positivo (+5%) sulla produzione certificata. Nello specifico: i formaggi rappresentano il principiale comparto delle DOP-IGP con un incidenza del 59% sul fatturato complessivo e del 52,2% sul fatturato al dettaglio nel mercato nazionale. Questo comparto DOP e IGP ha sviluppato nel 2012 un fatturato di 4.1 miliardi alla produzione e di 4,7 miliardi al consumo nazionale; i prodotti a base carni segnano un aumento del 1,3%, dimostrando una sostanziale stabilità del fatturato alla produzione e un aumento di quello al consumo sviluppato sul mercato nazionale; gli Ortofrutticoli e cerali hanno realizzato un fatturato alla produzione, nel 2012, di circa 470 milioni di euro e 658 milioni al consumo sul mercato nazionale.
Nel complesso Ismea ha stimato, per il 2012, un giro di affari potenziale di 7 miliardi di euro alla produzione, mentre il valore al consumo è stato stimato attorno a 12,6 miliardi di euro, di cui 8,9 sono riferiti al mercato nazionale: "Guardando i numeri è evidente - ha affermato Arturo Semerari Presidente Ismea - che il sistema qualità nell'agroalimentare continua a dare i suoi frutti[...]. Buona la performance all'estero, con l'export che ha fatto registrare l'anno scorso una crescita di circa il 5% del giro d'affari. Inoltre, il mercato domestico per l'insieme dei prodotti DOP e IGP ha fatto segnare nel 2012 [...] una sostanziale tenuta".
Nel comparto dei marchi geografici gli investimenti pubblicitari sono di 34,8 milioni di euro. I Consorzi di Tutela, sono ancora ben lontani da orientare la valorizzazione di propri prodotti sui new media (come i socialnetwork), hanno preferito investire sui media classici, come la televisione (38%) e la stampa (14%), e in attività di promozioni , come fiere ed eventi nazionali e internazionali (16% e 11%) .

Il mondo dell'agroalimentare italiano vive ancora con lo spettro delle false produzioni, tanto che sono state oltre 58.000 le visite ispettive e oltre 79.000 i controlli analitici realizzati dagli Organismi di certificazione sul oltre 160 prodotti a denominazione: "Un impegno che nasconde un duplice obiettivo - ha asserito Filippo Trifiletti Direttore Generale Accredia- da un lato tutelare e rassicurare il consumatore, dall'altro salvaguardare un sistema produttivo legato all'industria alimentare, protagonista indiscusso dell'eccellenza Made in Italy, che oggi rappresenta una tra le migliori opportunità per la crescita e la valorizzazione sui mercati esteri per il nostro Paese".

A.L.




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