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Neonicotinoidi: quando l’ape muore c’è danno irreversibile per chiunque. FAI: bene l’indagine EFSA

“I dati diffusi dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che dimostrano il rischio di un’azione dannosa dei neonicotinoidi sulle funzioni cerebrali legate ad apprendimento e memoria, confermano quanto sia intimo il legame tra la salute delle api e quella dell’uomo”. E’ il commento di Raffaele Cirone, presidente della FAI – Federazione Apicoltori Italiani all’indomani della pubblicazione del parere scientifico che l’EFSA ha messo a punto per conto della Commissione dell’Unione Europea.
Ad avviso dell’Organizzazione nazionale degli apicoltori, si richiede ora un’attenta e costante opera di coordinamento tra i Ministeri delle Politiche Agricole e della Salute. “C’è urgente bisogno, questo l’appello accorato che Cirone lancia da anni e oggi torna a reiterare, di un’azione di sensibilizzazione tesa ad un corretto impiego di tali formulati da parte dei tanti utilizzatori finali”. “In Italia e in Europa, infatti, si continuano ad autorizzare prodotti a base di neonicotinoidi - sottolinea il presidente della Federazione Apicoltori - per gli impieghi più disparati e non solo in agricoltura: trattamenti del verde pubblico, interventi di disinfestazione, giardinaggio amatoriale”.
Secondo la FAI, pertanto, in attesa di una definitiva messa al bando di questi formulati o, come suggerisce l’EFSA, di una revisione delle procedure autorizzative, è intanto urgente quanto improrogabile una collaborazione tra Ministeri competenti, Organizzazioni degli Apicoltori e degli Agricoltori, perché ciascun utilizzatore finale di neonicotinoidi autorizzati – amatoriale o professionale che sia – sappia come e cosa fare per annullare o ridurre il più possibile il rischio di danni alla salute delle api e dell’uomo. Forviante e inaccettabile, nel frattempo, che qualcuno parli a sproposito di “insetticidi non dannosi per le api”.

FAI -  Federazione  Apicoltori Italiani
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