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Sanita': il Cdm vara il decreto Balduzzi. ''Più tutele e trasparenza''

(ASCA) - Roma, 6 set - Il Consiglio dei ministri, con una riunione di oltre 6 ore, ha dato il via libera al decreto legge del ministro Renato Balduzzi sulla sanità. ''Abbiamo preso in esame e approvata la proposta di decreto legge sulla salute. E' un provvedimento complesso e importante'', ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, al termine del Cdm. Il premier si è anche congratulato con il ministro della Sanità: ''Mi rallegro con Balduzzi per l'azione svolta''. ''Spendere meno per spendere meglio è il filo conduttore del provvedimento che comincia con il riordino dell'assistenza territoriale e del sistema delle cure primarie'' un complemento ''virtuoso dell'assistenza ospedaliera virtuosa. La strutturazione dei medici di famiglia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, esprime il messaggio: una nuova alleanza tra utente e medici di famiglia che richiede un'organizzazione integrata della medicina di famiglia'', ha quindi spiegato Balduzzi, illustrando il provvedimento. ''Nell'articolo 2 del decreto legge si affronta l'intramoenia dei medici, si trattava di dare regole più certe in un campo molto difficile che viene a completare la disciplina dell'assistenza ospedaliera''. Queste regole, ha aggiunto il ministro, ''danno un senso di serietà', di una tracciabilità, di un più forte collegamento tra intramoenia e Ssn per evitare che vi possano essere cortocircuiti o peggio ancora che l'intramoenia possa essere un circuito alternativo e competitivo con l'attività istituzionale''. Poi, più trasparenza nelle nomine di direttori generali e primari che comunque restano di competenza regionale, ha spiegato il ministro. Nel Dl ''ci sono due importanti innovazioni per quanto riguarda la nomina dei direttori generali, questa resta comunque di competenza regionale. Le Regioni devono poter responsabilizzarsi'' ma sulla scelta ''dell'organizzazione sanitaria va poi il giudizio dell'elettore'' e dunque è giusto che la scelta resti delle regioni ma che avvenga con più trasparenza e con requisiti ben chiari''. Le Regioni, infatti, secondo quanto previsto dal decreto, dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sarà svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicità, anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina. Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovrà scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l' elenco nazionale sarà la sommatoria degli elenchi regionali. ''In questo modo - ha affermato Balduzzi - è possibile che la cattiva politica stia fuori dalla sanità e la buona politica possa essere bilanciata''. Inoltre, sono stati aggiornati i ''Livelli essenziali di assistenza'' tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario ''alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia''. ''Il tutto - ha aggiunto il titolare della Salute - per completare il quadro di un Servizio sanitario nazionale con un occhio al più alto livello per la tutela della salute'' con un'attenzione anche ''all'edilizia sanitaria e agli ospedali psichiatrici giudiziari, un impegno importante assunto dal governo''. E ancora: norme sulla medicina difensiva ''per evitare un eccesso di preoccupazione dei medici'' che porta ''a prescrizioni eccessive con lo scopo di proteggersi'' e la costituzione di un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni. ''Un eccesso di preoccupazione - ha detto Balduzzi - non rende migliore la qualità dell'assistenza sanitaria'' e si cade in una ''medicina difensiva attiva con prescrizioni eccessive allo scopo di proteggersi''. Nel valutare la responsabilità dei professionisti, si legge nel decreto, si terrà conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento. ''Le norme sui farmaci sono molto complesse e articolate e rispondono all'esigenza esplicitata nel titolo del decreto 'Lo sviluppo del Paese, il più alto livello di tutela della salute'', ha detto Balduzzi, evidenziando la ''possibilità di procedure di immissione in commercio di farmaci più certe e chiare''. Quanto alla questione di giochi e scommesse, ''nessuno pretende di vietare il gioco'' ma si vuole ''informare sulle conseguenze del gioco d'azzardo che è una vera e propria malattia'', ha detto Balduzzi, sottolineando che lo stesso discorso vale sia per la normativa in materia di vendita del tabacco e sia per quanto riguarda la possibilità di chiedere un documento di identità prima dell'acquisto.
 
- IL DECRETO BALDUZZI PUNTO PER PUNTO - Dalle nuove regole per le nomine dei direttori generali degli ospedali, con l'obbligo per le Regioni di sceglierli da un elenco, alle norme per contrastare la ludopatia con il divieto di accesso dei giovani alle sale gioco. Ma anche nuove sanzioni pecunarie per chi vende tabacchi ai minori e nuove regole sui farmaci. E' un pot pourri di novita' il decreto legge messo a punto dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, e approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Le norme in materia di contenimento della spesa pubblica, si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi, ''hanno determinato negli ultimi anni una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale (Ssn). Questi interventi hanno conferito carattere di urgenza alla necessita' di procedere a una riorganizzazione di alcuni fondamentali elementi dal Ssn e, in parte, dello stesso Ministero della Salute, per affrontare le nuove sfide assistenziali. Cio' richiede un urgente riassetto, in primo luogo, del sistema delle cure territoriali e, in secondo luogo, di alcuni aspetti della governance del personale dipendente del Ssn, in particolare del personale medico, nonche' il completamento della riqualificazione e razionalizzazione dell'assistenza farmaceutica. Inoltre il provvedimento dispone misure urgenti su alcune specifiche tematiche del settore sanitario (con particolare riferimento ad alcune allarmanti situazioni di dipendenza, relative ai principali fattori di rischio per la salute)''. Si parte dall'assistenza sanitaria territoriale con ambulatori aperti 24 ore su 24 per arrivare alle nuove regole per nominare i direttori generali delle Asl e i primari. Ecco, punto per punto, cosa contiene il ''decreto omnibus'' per la sanita'.
 
ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE. Si riorganizzano le cure primarie, nella consapevolezza che il processo di de-ospedalizzazione, se non e' accompagnato da un corrispondente e contestuale rafforzamento dell'assistenza sanitaria sul territorio, determina di fatto una impossibilita' per i cittadini di beneficiare delle cure. I punti qualificanti del riordino delle cure primarie sono: integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti medicine nell'ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuita' assistenziale, organizzazione e gestione; sviluppo dell'ICT quale strumento irrinunciabile per l'aggregazione funzionale e per l'integrazione delle cure territoriali e ospedaliere.
 
INTRAMOENIA. Si introducono, dopo piu' di dieci anni, nuove norme in materia di attivita' professionale intramoenia dei medici, al fine di superare il regime provvisorio. Le aziende sanitarie devono procedere a una definitiva e straordinaria ricognizione degli spazi disponibili per le attivita' libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Rilevante novita' e' che tutta l'attivita' viene messa in rete per dare trasparenza e avere tracciabilita' di tutti i pagamenti effettuati dai pazienti, rendendo anche possibile un effettivo controllo del numero delle prestazioni che il professionista svolge sia durante il servizio ordinario, sia in regime di intramoenia. E' previsto che parte degli importi riscossi saranno destinati, oltre che per i compensi dei medici e del personale di supporto, anche per la copertura dei costi sostenuti dalle aziende.
 
MEDICINA DIFENSIVA. Si regola la responsabilita' professionale di chi esercita professioni sanitarie per contenere il fenomeno della cosiddetta ''medicina difensiva'' che determina la prescrizione di esami diagnostici inappropriati al solo scopo di evitare responsabilita' civili, con gravi conseguenze sia sulla salute dei cittadini, sia sull'aumento delle liste di attesa e dei costi a carico delle aziende sanitarie. Nel valutare la responsabilita' dei professionisti si terra' conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunita' scientifica nazionale e internazionale. Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti e delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4 per cento.
 
TRASPARENZA NELLA SCELTA DI DIRETTORI GENERALI E PRIMARI. Le nomine dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSR (Servizio Sanitario Regionale) vengono sottoposte a una nuova disciplina che privilegia il merito e tende a riequilibrare il rapporto tra indirizzo politico e gestione delle aziende sanitarie. Le Regioni infatti dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sara' svolta da una commissione costituita da esperti indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicita', anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina. Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovra' scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l' elenco nazionale sara' la sommatoria degli elenchi regionali.
 
NUOVI LEA. Si aggiornano i Lea tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia.
 
LIMITAZIONI VENDITA TABACCHI. Si arricchisce il quadro normativo inerente alla lotta al fumo. E' vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni) con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1000 euro, che passano da 500 a 2000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva.
 
CERTIFICATI PER ATTIVITA' SPORTIVA AMATORIALE. A tutela della salute dei cittadini che svolgono un'attivita' sportiva non agonistica o amatoriale, verranno predisposte linee guida per idonee certificazioni mediche e l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione, nonche' l'impiego, da parte di societa' sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita.
 
LUDOPATIE. Sono state introdotte disposizioni per: limitare la pubblicita' dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori; esplicitare le probabilita' di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco; vietare l' accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco; effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori; rivedere , limitatamente alle nuove concessioni, anche su indicazione dei Comuni la dislocazione di punti di raccolta del gioco evitando la prossimita' a luoghi sensibili (scuole, universita', nosocomi, luoghi di culto).
 
SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA' VETERINARIA. Si introduce l'obbligo di avviso ai consumatori, con appositi cartelli affissi nei punti vendita, dei rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo. Viene vietata, inoltre, la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell'ambito della ristorazione collettiva, anche scolastica. Sono previste misure sanzionatorie nei confronti delle Regioni che sono in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive e diffusive del bestiame. Per le Regioni inadempienti e' prevista la nomina di appositi commissari. E' previsto che, fatta salva la verifica della compatibilita' comunitaria della misura, sia aumentato il contenuto di succo naturale di frutta dal 12 al 20 per cento nelle bevande analcoliche che utilizzano la denominazione della frutta medesima.
 
FARMACI. Sono previste misure finalizzate a garantire che i farmaci innovativi riconosciuti dall'AIFa come rimborsabili dal Ssn siano tempestivamente messi a disposizione delle strutture sanitarie di tutte le Regioni italiane. Viene disposto l'aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale per eliminare farmaci obsoleti e avere piu' spazio per i farmaci innovativi. Si prevede la sperimentazione, da parte delle Regioni, di nuove modalita' di confezionamento dei farmaci per eliminare sprechi di prodotto e meccanismi impropri di prescrizione e per facilitare la personalizzazione del confezionamento stesso. Viene completato il passaggio all'AIFA delle competenze in materia di sperimentazione clinica dei medicinali oggi ancora attribuite all'Istituto superiore di sanita', limitando contestualmente il proliferare dei comitati etici, prevedendo una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici. Le regole sulle autorizzazioni inerenti ai farmaci omeopatici sono precisate e semplificate, mantenendo le necessarie garanzie di qualita' e sicurezza.
 
EDILIZIA OSPEDALIERA. Vengono migliorate le norme che regolano il partenariato pubblico-privato in materia di edilizia sanitaria ampliando la possibilita' di collaborazione tra investitore privato e azienda sanitaria pubblica. Per quanto attiene all'adeguamento della normativa antincendio, viene previsto che una quota-parte delle risorse statali dedicate all'adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari venga utilizzata specificamente per il rispetto della stessa normativa antincendio, la quale viene anche semplificata per alcune tipologie di strutture sanitarie. Viene inoltre accelerato e facilitato l'utilizzo delle risorse, gia' destinate alla creazione di strutture socio-sanitarie, per trasferire i pazienti attualmente ospitati negli ospedali psichiatrici giudiziari di cui e' stata recentemente stabilita per legge la chiusura definitiva.
 
ISTITUTO NAZIONALE MIGRAZIONI E POVERTA'. Viene definitivamente stabilizzata l'operativita' di questo Istituto vigilato del Ministero della Salute, con programmi d'intervento a carattere interregionale per operare nelle situazioni di maggior disagio sanitario legato alla poverta' e ai fenomeni migratori.
 
RICERCA SANITARIA. Si stabiliscono nuove regole per il riconoscimento e la conferma degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
 
ASSISTENZA AL PERSONALE NAVIGANTE. Viene completato il processo di trasferimento delle competenze per l'assistenza ai marittimi e al personale dell'aviazione civile dal Ministero della Salute alle Regioni.
(map-dab/mau – www.asca.it)



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