LUOGHI

Studio Rrn sugli "agri-asili"
La Rete rurale nazionale pubblica una analisi dei servizi di cura per l'infanzia e attività didattiche nelle aziende agricole e nelle aree rurali.

E' stato pubblicato lo studio "Servizi di cura per l'infanzia e attività didattiche nelle aziende agricole e nelle aree rurali", realizzato dal Gruppo di lavoro pari opportunità della Rete rurale nazionale".
Oggi le politiche comunitarie spingono ad incentivare sia nell'attuale programmazione che in quella futura (2014-2020) quegli interventi finalizzati ad una maggiore offerta di servizi essenziali in favore dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli. E' in questo modo che si promuove lo sviluppo economico di questi territori e si può migliorare la qualità della vita delle persone, soprattutto i giovani e le donne.
E' in quest'ottica che deve esser vista l'attenzione che va riservata ad una realtà, quella dei servizi per l'infanzia presso le aziende agricole (in breve "agri-asili"), che può incidere molto in generale nella qualità della vita e in particolare nella partecipazione femminile al mercato del lavoro. Una realtà, inoltre, che ben si inserisce in quel ventaglio di offerte multifunzionali che oggi le moderne aziende agricole, non più e non solo produttrici di beni alimentari, possono offrire al territorio in termini di servizi.
Tuttavia, ad oggi, nel caso dei servizi di cura per l'infanzia la legge quadro 328/ 2000 non è stata recepita allo stesso modo dalle realtà regionali e le differenze fra le Regioni e le Province autonome italiane in alcuni casi sono marcate: almeno otto tipologie di servizi, una differenziazione sostanzialmente in base all'età (0-6 anni). Standard diversi da regione a regione.
L'obiettivo dello studio è quello di analizzare questi standard, compararli anche con una serie di esperienze a livello europeo (Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Svezia), enucleare quelli più rilevanti e proporre spunti che possano essere un primo strumento di condivisione fra le diverse realtà regionali, in un'ottica futura e auspicabile anche di un avvicinamento a livello nazionale in termini normativi.
In questa ottica nel documento "Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020", presentato dal Ministro per la coesione territoriale d'intesa con i Ministri del Lavoro e delle Politiche sociali e delle Politiche agricole alimentari e forestali, gli "agri-asili" sono esplicitamente indicati per raggiungere i risultati attesi riguardo all'obiettivo "inclusione sociale e lotta alla povertà"; testo recita "Promuovere diverse forme di agricoltura sociale, attraverso il sostegno nelle aziende agricole di attività quali: la formazione e inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati fattorie didattiche/agri-asili". Insomma, un riconoscimento importante in chiave futura.
Per concludere, viene riportato l'interessante progetto della regione Marche "Agri-Nido di Qualità", che pone gli standard di qualità come elementi di differenziazione e di pregio del servizio offerto attraverso l'individuazione di parametri di base minimi. (www.aiol.it)


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