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Quotazioni in picchiata, crisi dei consumi, redditività a rischio, a Italpig i suinicoltori si riuniscono in assemblea straordinaria

In sole 5 settimane, dal 12 settembre al 17 ottobre, le quotazioni dei suini da macello, quelli destinati alla trasformazione in Prosciutto di Parma e di San Daniele Dop, hanno incassato una perdita di ben 34 cent./kg, passando da 1,815euro/kg a poco più di 1,47euro/kg. Un crollo che gli allevatori non si aspettavano, così come molto probabilmente all’inizio dell’estate, quando finalmente le quotazioni hanno iniziato a risalire la china dopo mesi di risultati negativi, non avrebbero mai immaginato di raggiungere i picchi di settembre.

L’illusione di essere fuori dal tunnel della crisi è durata poco. Le quotazioni sono crollate e una serie di altri problemi incombe sulla redditività delle aziende
Ma l’illusione di essere finalmente in fondo al tunnel della crisi è durata poco. Le preoccupazioni per la redditività aziendale sono tornate a farsi sentire. Non solo. Dopo l’accordo siglato l’8 luglio scorso da tutti gli attori della filiera e dagli assessori all’Agricoltura di Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, il 3 ottobre è finalmente partita la sperimentazione per il pagamento a peso morto delle carcasse. L’iter prevede il rispetto di una serie di parametri e dovrebbe portare a elaborare un equo pagamento del peso morto dei suini da macello, a patto di realizzare il programma per il miglioramento dell’applicazione del sistema di classificazione delle carcasse.

Etichettatura, export, rappresentanza. I suinicoltori riuniti in assemblea vogliono trovare soluzioni efficaci e immediate alla crisi del settore
Un processo comunque complicato, in cui si inserisce l’esigenza, per gli allevatori, della obbligatorietà dell’etichettatura delle carni fresche tramite la quale conoscerne la provenienza; nondimeno i produttori ritengono prioritarie l’incentivazione dell’export, oggi unica voce in attivo in un momento di grave crisi dei consumi e l’esigenza di creare una più definita rappresentanza di categoria che sappia portare avanti, soprattutto in sede comunitaria, le istanze del mondo produttivo.
Un carnet particolarmente denso di problemi da risolvere che esige risposte efficaci ancorché rapide. Per questo i suinicoltori si sono dati appuntamento a Italpig, Rassegna Suinicola di Cremona (CremonaFiere 24-27 ottobre 2013) per un’assemblea straordinaria durante la quale cercheranno di sviscerare le questioni più spinose, anche alla presenza di esponenti del mondo industriale, cooperativo e istituzionale.

Italpig Rassegna Suinicola di Cremona rappresenta per il comparto il luogo privilegiato per un confronto serrato sui problemi della suinicoltura italiana
L’appuntamento è fissato per il 24 ottobre prossimo alle ore 12 subito dopo la Cun (Commissione unica nazionale) che per l’occasione si terrà a Cremona anziché a Mantova come di consueto.
Prima ancora, alle ore 10, si svolgerà la Tavola rotonda dal titolo: “Export, la grande occasione della salumeria italiana. La qualità garantita è la precondizione necessaria per valorizzare al meglio l’intera filiera”.
Questa 17ma edizione di Italpig, Rassegna Suinicola di Cremona ha già tutti i requisiti per imporsi come momento e sede qualificati ad affrontare i problemi e le criticità di uno dei comparti più importanti dell’agroalimentare italiano.

Paolo Bodini
Responsabile Ufficio Comunicazione di CremonaFiere
Tel. +39 0372-598206
Cell.+39 345-2586239




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