AZIENDE E PRODOTTI

E' nato il maiale che non si ammala

Ultima impresa dal Roslin Institute Edimburgo che per primo clonò la pecora Dolly nel '96: è nato un suino resistente alle malattie, ma senza usare i criticati geni per resistenza agli antibiotici. Aperta la strada verso alimenti che non trasmettono patologie. Ma Coldiretti avverte: 3 italiani su 4 non lo mangerebbero mai

Dalla pecora Dolly al maiale ogm 'sicuro'. Il Roslin Institute di Edimburgo, che per primo nel 1996 clonò un animale, è riuscito in una nuova straordinaria impresa: ha fatto nascere un esemplare di suino geneticamente modificato sfruttando una innovativa tecnica 'pulita'. Non sono stati usati, infatti, i tanto criticati geni per la resistenza agli antibiotici, che sono visti come fumo negli occhi dai critici di animali e piante transgenici.
 
Il piccolo di maiale, nato lo scorso agosto e chiamato 'Pig 26', è resistente alle malattie. Questo spiana la strada per arrivare in tempi rapidi ad animali che potranno sopravvivere alle epidemie e da cui si potranno ricavare carne, latte e uova senza il rischio di trasmettere all'uomo pericolose patologie.
 
"Se non si sa come l'animale è stato prodotto - ha detto Bruce Whitelaw, responsabile del laboratorio - non c'è modo di accorgersi che è stata compiuta una mutazione". Il codice genetico del maiale, per dar vita a 'Pig 26', è stato modificato in minima parte, e questo diminuisce le possibili alterazioni che possono colpire l'animale in vita. Secondo i ricercatori scozzesi questa tecnica è molto più precisa rispetto a quella usata fino ad oggi, e permette di creare animali con livelli di efficienza molto più alti rispetto al passato.
 
"Con questa tecnologia possiamo operare direttamente all'interno dell'ovulo fertilizzato con un'efficienza del 10-15%. In una cucciolata di maiali almeno in uno degli animali risulterà il mutamento genetico". Ben presto gli esperimenti del laboratorio di Edimburgo si potrebbero estendere su altri animali. Una sezione del Roslin Institute, guidata dalla ricercatrice Helen Sang, ha già creato alcuni polli geneticamente modificati che resistono al virus dell'influenza, una malattia che può facilmente distruggere interi allevamenti, soprattutto nei Paesi poveri.
 
Nel solo Messico, nel corso dell'ultima epidemia, ne sono stati abbattuti 22 milioni. Altre ricerche riguardano un esemplare di mucca che produce latte senza una proteina che scatena allergie nei bambini. In Cina, dove le regole sui cibi Ogm sono più rilassate che in Europa, gli scienziati dei laboratori statali hanno con successo introdotto geni umani in 300 mucche per produrre latte con le stesse proprietà di quello materno.
(www.rainews24.rai.it)


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