AZIENDE E PRODOTTI

Vino: domini web
Dopo la contrarietà della Napa Valley alla nascita dei domini “.wine” e “.vin” del tutto sregolata, è Bruxelles a rassicurare i produttori europei, puntando sul rispetto delle norme giuridiche commerciali e sul principio della proprietà intellettuale

Dopo che la Napa Valley si è accodata all’Europa, nell’esprimere la propria preoccupazione per il futuro sul web di denominazioni e territori, minato dall’assoluta mancanza di regole che sta accompagnando l’allargamento dei domini, voluto dall’Icann (l’organismo mondiale che regola il nome dei domini internet), anche alle estensioni “.vin” e “.wine”, è proprio Bruxelles a muovere i primi passi ufficiali. La vicepresidente del Parlamento Neelie Kroes ha assicurato che la Ue si sta già muovendo per tutelare le indicazioni geografiche, riconoscendo l’importanza del rispetto delle norme giuridiche sulla commercializzazione online ed il principio della proprietà intellettuale, minacciato dalla possibilità che nascano domini di secondo livello, come “chianti.wine”, al di fuori del controllo di Consorzi e produttori. Per l’eurodeputato Scottà, che insieme ai colleghi dell’”Intergruppo vino” al Parlamento europeo, già nel giugno scorso, avevano scritto alla vicepresidente e responsabile dell’Agenda digitale Neelie Kroes e al commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, “se questo iter non dovesse essere bloccato, il settore vitivinicolo di qualità europeo ne risentirebbe pesantemente, in quanto verrebbero immessi nel mercato prodotti d’imitazione, a scapito dei nostri vini di qualità. Sarebbe molto facile ingannare i consumatori. Senza contare che l’iniziativa dell’Icann potrebbe essere in contrasto con i principi della proprietà intellettuale”. (www.winenews.it)

 


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