AZIENDE E PRODOTTI

Carne artificiale: inutile e pericolosa. Otto europei su dieci dicono “no”
Il presidente della Cia Giuseppe Politi commenta negativamente la notizia, proveniente da Londra, dell’imminente arrivo sulle tavole dell’hamburger prodotto in laboratorio con staminali.
 
“I ‘cibi da laboratorio’ inutili e pericolosi. Non servono assolutamente. Il patrimonio di biodiversità animale e vegetale nel mondo è così vasto e completo che va solo opportunamente preservato e selezionato. Quindi, investire grandi capitali per creare nuovi prodotti ‘artificiali’ non ha senso. I consumatori hanno, del resto, bocciato in maniera inequivocabile gli Ogm e la clonazione a fini alimentari. Quando i cittadini sono stati consultati sull’argomento, in Italia e in Europa, hanno detto ‘no’ con percentuali vicine all’80 per cento”. Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alla notizia, proveniente da Londra, dell’imminente arrivo sulle tavole dell’hamburger prodotto in laboratorio coltivando cellule staminali con un costo esorbitante di circa 290 mila euro.
“E’ assurdo -ha aggiunto Politi- che si spendano somme così elevate di euro in ricerche e sperimentazioni senza alcun vantaggio concreto per la collettività. Nel nostro Paese poi, questo tema diventa quasi inutile quando si leggono i dati sul ‘made in Italy’ agroalimentare fatto di prodotti tipici e di qualità. Da una parte c’è un settore che vale 245 miliardi di euro, dall’altra nessuna bistecca clonata o verdura transgenica sullo scaffale né consumatori disposti a comprarli”.
“Oltretutto, non siamo solo in presenza di un problema di sicurezza alimentare, ma anche di una questione di carattere etico. Esprimiamo, pertanto, forti perplessità -ha rimarcato il presidente della Cia- verso investimenti, studi e ricerche che mirano alla standardizzazione e all’omologazione degli alimenti e ignorano ogni principio di precauzione sull´impatto salutistico. Sarebbe più opportuno orientare gli sforzi e l´impegno su altri modelli di ricerca e innovazione in campo agricolo”. (www.cia.it)

 


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