AZIENDE E PRODOTTI

Ancit, scatoletta tonno non conosce crisi (+6% nel 2011)

Segnali incoraggianti per il comparto alimentare del tonno in scatola. Sarà l'ottimo rapporto qualità/prezzo oppure le indiscutibili proprieta' nutrizionali ma a questo alimento gli italiani non sanno proprio rinunciare. Nel 2011, infatti, secondo le elaborazioni dell'ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici) su dati Istat - l'industria italiana del tonno in scatola ha evidenziato ottime performances confermando la vitalità di un comparto strategico per l'alimentare italiano.
Il valore del settore del tonno in scatola nel 2011 - si legge in una nota -è stato di 1,070 miliardi di euro. La produzione si è' attestata a 68.000 tonnellate (+4,6% rispetto al 2010) mentre il consumo da parte degli italiani ha toccato quota 141.000 tonnellate (+6%) pari a circa 2,3 kg pro capite.
Nello stesso arco di tempo le importazioni di tonno in conserva hanno raggiunto quota 87.572 tonnellate (+8,4%) mentre le esportazioni si sono attestate sulle 14.972 tonnellate (+9,2%). Dati che collocano l'Italia come uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di questo alimento e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna.
''Nonostante la crisi, il 2011 è stato un anno positivo per l'industria italiana del tonno in scatola che ha evidenziato ancora una volta la sua natura anticiclica'', afferma Vito Santarsiero Presidente dell'ANCIT. '' Oggi gli italiani - aggiunge - stanno virando sempre più spesso verso quei prodotti alimentari, come il tonno, in grado di coniugare gusto, salute e allo stesso tempo risparmio: parliamo infatti della proteina più conveniente dopo il latte e le uova. Va inoltre evidenziato - prosegue Santarsiero - come negli ultimi anni il tonno in scatola sia diventato un piatto principale a tutti gli effetti, versatile e allo stesso tempo di alto profilo nutrizionale''.
Amatissima dai nostri connazionali, la scatoletta di tonno raggiunge oggi nel nostro Paese una penetrazione altissima, pari a circa il 96% delle famiglie italiane con punte massime d'acquisto che riguardano soprattutto il periodo estivo.
Infatti se da una parte gli italiani consumano ancora troppo poco pesce (in media 90 grammi a settimana, contro i 300-450 raccomandati dall'INRAN), il tonno in scatola vede crescere in modo costante il proprio consenso da parte dei consumatori, sempre più attenti, esigenti e consapevoli.
Come conferma del resto il rapporto Ismea ''Il pesce a tavola'' dal quale emerge che - tra gli italiani che privilegiano l'acquisto di pesce conservato (49%) rispetto al pesce fresco (51%) - il tonno in scatola risulta essere l'alimento preferito (22%), seguito dal pesce surgelato confezionato (16,4%) dal congelato sfuso (6%) e dal salato, essiccato e affumicato (4,3%). (red/glr – www.asca.it)


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