AZIENDE E PRODOTTI

Made in Italy: Marini, anche i pelati fanno gola agli operatori esteri

Il passaggio di mano dell'azienda Ar Alimentari spa che è il primo produttore italiano di pomodoro pelati alla società aglonipponica Princes controllata dal gigante Mitsubishi, dopo la cessione del prestigioso marchio Gancia ad un oligarca russo e della Parmalat ai francesi della Lactalis, conferma la grande appetibilità nel mondo del Made in Italy alimentare ma anche la necessità per gli agricoltori di accelerare il progetto di filiera agricola italiana. Per candidarsi ad essere i nuovi protagonisti della trasformazione agroalimentare nazionale. E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l'operazione che avrebbe portato alla cessione del 51 per cento dell'azienda di Antonino Russo che è il principale produttore di pomodori pelati in Italia. I pomodori pelati sono il simbolo dell'Italia a tavola ma in un solo anno - sottolinea Marini - sono stati ceduti all'estero tre pezzi importanti del Made in Italy alimentare che sta diventando un appetibile terra di conquista per gli stranieri. Un processo favorito dalla crisi di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che - conclude Marini - ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi.
L'azienda Ar è attiva nella produzione di conserve ed ha un fatturato di circa 300 milioni di euro con stabilimenti in Campania ed in Puglia a Borgo Incoronata, a due passi da Foggia: Solo il 20 per cento delle vendite del gruppo sono realizzate in Italia mentre il giro d'affari all'estero spazia fra il 30 per cento per l'Inghilterra, il 20 per cento per la Germania, il 10 per cento per l'Africa, l'8 per cento per la Francia, con una percentuale minore per la Grecia, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone, l'Austria e il Sud America. L'inglese Princes - conclude la Coldiretti – è controllata dalla Mitsubishi Corporation dal 1989 ed ha realizzato dal allora ben 22 acquisizioni e fusioni classificandosi tra le società europee con maggiore rapidità di crescita. (www.agi.it)


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