AZIENDE E PRODOTTI

Assoenologi - cifre da record per il vino italiano
Il 2011 si chiude con 24 milioni di ettolitri esportati per un corrispondente valore di 4,4 miliardi, 500 milioni di euro in più sul 2010. Analisi e commenti a Vinitaly 2012

Come anticipato dall’Istat e da Coldiretti, il 2011 del vino si chiude con numeri da record: l’export italiano è stato di 4,4 miliardi di euro, +12,4% sul 2010, che significa 500 milioni di euro in più per oltre 24 milioni di ettolitri. Lo certificano oggi le consuete elaborazioni dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani (Assoenologi), l’organizzazione di categoria dei tecnici vitivinicoli, per bocca del suo direttore generale, Giancarlo Martelli. Le cifre - che saranno analizzate anche con commenti ed analisi dal Vinitaly 2012 (25/28 marzo, a Verona) - dimostrano, dopo un lungo periodo di recupero, l’interscambio della bilancia commerciale che torna positiva per 1,4 miliardi di euro.
Un forte segnale di crescita dell’export del made in Italy che potrebbe - dicono gli enologi italiani - aprire la strada ad una decisa inversione di tendenza dei mercati e della capacità competitiva della produzione italiana. Il valore delle esportazioni raggiunge 31,4 miliardi contro i 29, 9 delle importazioni. Nell’arco di un anno l’interscambio migliora da -3 miliardi a +1,4 miliardi di euro. Geograficamente l’area domestica dell’Unione Europea segna un saldo negativo di -577 milioni di euro, in netto recupero rispetto a -1.577 milioni di euro del dicembre 2010; i risultati migliori provengono dai Paesi Terzi nei confronti dei quali l’attivo supera i 2 miliardi di euro, somma algebrica tra i 15,3 miliardi di euro dell’export e 13,3 dell’import. Il saldo energetico peggiora sensibilmente da -52,0 a -61,4 miliardi di euro; il saldo non energetico, all’opposto, migliora passando da +22 miliardi a +37 miliardi di euro.
Nell’area dell’Unione il valore dell’export mostra una crescita debole +0,8%, segno di una progressiva flessione della domanda; in termini assoluti i valori passano da 15,9 a 16,0 miliardi di euro. Le importazioni dall’Unione Europea subiscono una netta contrazione -4,9%. Più dinamicità si registra nell’area dei Paesi Terzi export +11,4% da 13,8 a 15,3 miliardi, ed una parallela caduta delle importazioni.
Il direttore di Assoenologi, Giuseppe Martelli spiega che il 2011 si è chiuso con una ricca serie di soddisfazioni per il vino italiano. Valori, volumi e valori medi unitari record, insieme alla crescita dei mercati dei Paesi Terzi, sono gli elementi più qualifi-canti di un successo costruito giorno dopo giorno nei mercati. Il rigore imposto dai criteri di risanamento dei bilanci degli stati membri dell’Unione Europea avrà un effetto depressivo sui consumi in tutta l’area dell’Unione ed è pre-vedibile un’ulteriore contrazione della domanda che, nel lungo periodo, potrebbe avere conseguenze anche nelle economie in espansione”.





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