AZIENDE E PRODOTTI

Filiera suinicola, andamenti economici e azioni di supporto
Dati economici, strategia per il settore, tendenze dei consumi: i temi trattati oggi a Parma nal Convegno Assica in collaborazione con la Camera di Commercio di Parma

Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi aderente a Confindustria, ad un anno dall’avvio dei lavori delle Commissioni Uniche Nazionali “tagli di suino” e “grasso e strutto”, ospitate dalla Borsa Merci di Parma, ha organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Parma un convegno per fare il punto sul settore della filiera suinicola.
Durante il Convegno sono stati diffusi i dati economici di produzione e di consumo dei salumi italiani, che nonostante la crisi nazionale e mondiale, hanno tenuto dei valori in linea con l’anno precedente, registrando solo lievi flessioni.
L’incontro è stato aperto con i saluti di Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio, e di Lisa Ferrarini, Presidente di Assica.
Andrea Zanlari che nel dare il benvenuto ha ricordato che proprio nelle Fiere di Parma, ogni settimana avvengono le contrattazioni che danno vita al florido mercato delle carni e dei grassi suini.
“Non vi nascondo che essere qui il venerdì e vedere questo padiglione che prende vita si ha la netta percezione delle persone che fanno questo mercato. Persone forti, che amano questa terra e i prodotti che ne ricavano, persone che non si danno per vinte di fronte alla crisi e che ce la mettono tutta per mantenere viva una tradizione che dura ormai da secoli e che fa dei nostri prodotti il sinonimo di eccellenza in tutto il mondo.”
Lisa Ferrarini, , ha sottolineato come non sia un caso che il Convegno sul tema della filiera sia fatto a Parma. “Questa terra è uno dei centri nevralgici per il settore. Basti ricordare il Prosciutto di Parma, le Commissioni Uniche Nazionali, la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, la Fiera Cibus che si è appena conclusa con successo.
Parma rappresenta per i salumi quello che Milano rappresenta per la Finanza. Il centro economico di un settore che continua a credere nelle proprie capacità di produrre qualità per i consumatori in Italia e nel mondo. E lo fa, caparbiamente, nonostante le difficoltà economiche, oltre a quelle drammatiche legate al terremoto qui in Emilia, in cui oggi tutti viviamo”.
Il Convegno ha preso il via con l’intervento di Aldo Radice, Condirettore di Assica, che ha illustrato l’andamento del settore dei salumi del 2011 dando in anteprima i dati della produzione e dei consumi .
“Dopo un 2010 eccezionale e nonostante le notevoli difficoltà legate all’andamento macroeconomico e alla crisi del debito il settore è riuscito infatti a cogliere un notevole successo sui mercati esteri e a limitare le perdite su quello interno. Il fatturato del settore ha evidenziato un leggero miglioramento, arrivando a 7.951 milioni di euro (+0,3%). La produzione in leggera flessione (-0,8%) è stata frenata dall’andamento dei consumi (-1,9%). Il settore però ha reagito prontamente al calo dei consumi interni rafforzando l’export che ha toccato il record storico di 1 miliardo e 40 milioni di euro (+6,8%) per un totale di 138.000 ton (+10,5%). Record ottenuto nonostante il rallentamento evidenziato dal commercio mondiale e l’acuirsi delle tensioni finanziarie e avrebbe potuto fare molto di più e di meglio se la presenza di barriere veterinarie e tariffarie non ne avessero ridotto il potenziale”.
Gabriele Canali, Direttore del Crefis (Centro Ricerche Economiche sulle Filiere Suinicole) ha invece fatto il punto del settore suinicolo sia in Italia sia in Europa evidenziandone le caratteristiche di reddittività.
“Le criticità storiche della filiera permangono e confermano le caratteristiche di sempre: l’offerta e la domanda di suini faticano a trovare il loro equilibrio, con oscillazioni che permangono troppo forti; la forza della filiera riside nei salumi che continuano a guadagnare quote sui mercati esteri; sulle carni fresche esiste ancora il problema della valorizzazione del prodotto nazionale che potrebbe essere affrontato con lo strumento del Sistema di Qualità Nazionale; la reddittività delle fasi di allevamento e di macellazione resta difficile in Italia; reddittività difficile nelle fasi di allevamento e macellazione; la reddittività nella produzione di salumi a lunga stagionatura è variabile ma positiva; in prospettiva qualche preoccupazione per la filiera potrà derivare dal possibile aumento dei prezzi delle materie prime agricole, specie la soia, sui mercati internazionali”.
Imma Campana, Responsabile servizio fresco Nielsen Company ha chiarito quali sono i comportamenti di acquisto dei consumatori italiani sulla carne e sui salumi, facendo un focus sul take away.
“I Salumi banco assistito e Take Away sono oramai una realtà tanto importante che meritano di essere conosciuti, presidiati e valutati come opportunità e al contempo considerati come vantaggio competitivo. In particolare il successo del take away coniuga l’esigenza di qualità e risparmio di tempo nel punto di vendita. Il comparto salumi vale oltre 8 miliardi di euro, il Normal trade rappresenta il 40%, per il taglio il canale arriva a pesare il 49%, in quest’ultimo il taglio pesa l’96%. Mentre nella Distribuzione Moderna il rapporto peso fisso peso variabile è 67 peso fisso, 33% peso variabile. Nella rosa delle tipologie crescono cotto, crudo, mortadella, pancetta, speck, bresaola e wurstel ed affettati a peso fisso mentre sono in calo gli affettati a peso variabile, il salame, i precotti e la spalla cotta”.
Il settore suinicolo ha sicuramente bisogno di azioni che supportino la filiera. A descriverle Riccardo Cuomo, Vice Direttore (BMTI) Borsa Merci Telematica Italiana che nel suo intervento fa il punto sul Piano del settore zootecnico.
“Gli assi di intervento del piano del settore zootecnico sono cinque: supporto al credito, creare un sistema di qualità nazionale delle zootecnia, fare una efficace campagna di promozione e di comunicazione. Fondamentale operare in un mercato trasparente e semplificato dal punto di vista burocratico-amministrativo”.
Il Presidente della Camera di Commercio, Andrea Zanlari ha concluso questa interessante dibattito ricordando come la città di Parma sia ormai considerata la food valley accentrando su di sé realtà industriali importanti che hanno reso la città imprescindibile dalla storia dei prodotti alimentari del territorio.
“Il mercato delle carni suine ha tutte le carte in regola per essere uno dei settori trainanti per il nostro territorio.  I salumi tipici delle nostre terre sono oramai riconosciuti in tutto il mondo come una delle eccellenze della cucina italiana, e questo può avvenire solo grazie al tanto lavoro e al tanto impegno che imprese e istituzioni da anni svolgono insieme. Lo sviluppo di un prodotto come i salumi del nostro territorio, passa dall'intero sistema locale dalla sua capacità di sviluppo. Occorre regolamentare rigidamente il mercato per prevenire falsi; presidiare attentamente i canali distributivi; curare l'attività dei consorzi di promozione e agevolarne il ruolo di principali interlocutori del mercato; stimolare e migliorare continuamente la collaborazione tra pubblico e privato.  Sono tutte cose che Parma ha dimostrato di saper fare in modo eccellente in passato, lo stesso Ente Fieristico della nostra città ne è la dimostrazione.
L'insediamento delle CUN nella nostra città, è l'esempio di come una città può diventare l'epicentro di un mercato e il riferimento di una categoria di prodotti. Le CUN negli stessi locali della Borsa Merci di Parma sono la dimostrazione che essere la capitale europea dell'agroalimentare, per Parma, è una concreta possibilità. La sinergia che negli ultimi anni si è creata tra la Camera di Commercio di Parma e ASSICA, che voglio ringraziare personalmente, può essere il volano di ulteriori sviluppi futuri ed esempio da seguire per la creazione di nuove collaborazioni anche in altri settori”.

DATI PRODUZIONE E CONSUMI

ASSICA – Associazione Industriali Carne è l’organizzazione nazionale di categoria che, nell’ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità istituzionali, l’attività di ASSICA copre diversi ambiti, tra cui la definizione di una politica economica settoriale, l’informazione e il servizio di assistenza ai circa 180 associati in campo economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e sindacale. Competenza, attitudine collaborativa e affidabilità professionale sono garantite da collaboratori specializzati e supportate dalla partecipazione a diverse organizzazioni associative, sia a livello nazionale che comunitario. Infatti, sin dalla sua costituzione, nel 1946, ASSICA si è sempre contraddistinta per il forte spirito associativo come testimonia la sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle Industrie Alimentari, di cui è socio fondatore, del Clitravi, Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle industrie di trasformazione della carne, che ha contribuito a fondare nel 1957.
Ufficio Stampa: Tiziana Formisano – 02 8925901 – formisano@assica.it

La Camera di Commercio di Parma, nata nel 1814, è una delle più antiche d'Italia. Oggi vi sono iscritte oltre 47.000 aziende, delle quali circa 43.500 attive (quasi una ogni 10 abitanti).
L'Ente è in particolare impegnato nella promozione economica con servizi mirati alla crescita e al successo dell’imprenditoria locale sui mercati interni e internazionali, attraverso contributi e sostegno all’accesso al credito per lo sviluppo competitivo delle PMI; nel diffondere la cultura dell’innovazione; nel rafforzare il sistema infrastrutturale del territorio. Per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, realizza missioni di imprenditori parmensi in mercati esteri, ospita a Parma delegazioni di operatori stranieri, e organizza partecipazioni collettive di imprenditori locali a fiere all’estero. La Cciaa gestisce direttamente due strutture al servizio delle imprese: la Borsa merci, nel Centro Agroalimentare di Parma, specializzata nel negoziare prodotti di punta del territorio come materie prime agricole, prodotti zootecnici e dell'industria alimentare; e il Centro congressi.
E' fra i fondatori e socio rilevante della Borsa Merci Telematica

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