AZIENDE E PRODOTTI

Addio a pasta e pane nel 2050?

Il riscaldamento globale minaccia il grano duro. Sarebbe un colpo per la dieta mediterranea

Sempre più vicino l'addio alla pasta trafilata al bronzo di Gragnano e al pane di Altamura? Secondo la rivista Newsweek ci attende un futuro senza grano duro a causa del riscaldamento globale. Se non verranno prese le contromisure adeguate, uno degli scenari prefigura la scomparsa del cereale dalla faccia della terra.
A lanciare l'allarme è la rivista Newsweek, secondo cui l'aumento delle temperature renderebbe sempre più complicata la crescita del grano duro. Un colpo per l'alimentazione mondiale ma anche e soprattutto per la dieta mediterranea e il modo italiano di intendere il cibo, tanto che Newsweek scrive: "L'Italia subirebbe un infarto culturale".
Scienziati preoccupati
Si accumulano gli studi scientifici che suggeriscono che negli anni a venire il grano sarà colpito in modo particolarmente pesante a causa dell'aumento della temperatura e dell'intensificazione di siccità e di tempeste sempre più distruttive. Secondo quanto riporta l'International Food Policy Research Institute (Ifpri), entro il 2050 nelle zone del Midwest di Stati Uniti e Canada, nord della Cina, India, Russia e Australia ci saranno estati sempre più calde, e la produzione di grano in quel periodo potrebbe diminuire dal 23 al 27 per cento a meno che non si intervenga con misure ad hoc. Gerald Nelson, ricercatore di Ifpri non ha nascosto la sua angoscia dichiarando da scienziato: "Siamo preoccupati". (www.tgcom24.mediaset.it)


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