LA VITA DELLA VITE
A cura di Marco Tonni / tonni@asa-press.com

Comunichiamo! Con temperanza…

Anche per noi uomini della terra (non con la maiuscola, intesa come pianeta, ma con la minuscola ad indicare il suolo, come minuscole sono le forme di vita che lo popolano, ma la cui importanza è fondamentale per ogni vivente nel nostro Mondo) giunge il momento di aprirci alla comunicazione multimediale e pubblica.

Non siamo abituati e ci fa un po’ paura, è perfino quasi contro le nostre pudiche convinzioni di persone legate alla scienza ed alla tecnica più che alla parola e all’immagine.

Facciamo fatica a dire qualcosa che non sia scientificamente provato o almeno tecnicamente valido e misurabile. Non ci piace fare affermazioni meramente personali solo per il gusto di apparire, ma siamo pronti a mettere in gioco ogni attimo del nostro tempo, anche senza speranza di tornaconto, e tutta la nostra reputazione professionale costruita con anni di imparzialità “commerciale” nei confronti di chicchessia e di qualunque Ditta, Industria o Fornitore, se solo intravediamo all’orizzonte la possibilità che il nostro messaggio e le nostre convinzioni agronomiche e viticole vengano travisati o fraintesi.

Per questo non siamo maghi da palcoscenico, perché riteniamo che Solone e Salapuzio non abbiano mai ispirato comportamenti virtuosi, che le nozioni da sole non bastino a creare consapevolezza, che la conoscenza senza condivisione sia come un saggio eremita, utile solo a sé stesso.

La nostra apertura mediatica ad alcuni apparirà forse poco accattivante o non sufficientemente aggressiva, infatti non è pensata per la scena aperta, ma per contribuire con discrezione alle riflessioni di Tecnici ed Aziende.

Un sito in rinnovamento a breve e una pagina Facebook dove si trovano immagini centellinate e ciascuna con differente valenza, per cercare di non essere ripetitivi né banali, frasi poche e stringate ma precise, sono quanto riteniamo adeguato fare per mantenere un profilo essenziale, operativo e concreto, forse poco adatto alla comunicazione appariscente, ma solitamente apprezzato dai Tecnici e dalle Aziende amiche e, speriamo, anche da qualcun altro che vorrà seguire questa nuovo percorso.

A chi chiede quali siano i contenuti, e cosa abbiamo di “nuovo” da comunicare possiamo invece dire che abbiamo molto!

Dopo essere stati i primi in Italia a parlare di Impronta Carbonica del settore vitivinicolo con Ita.Ca®, i primi a lanciare l’idea di una valutazione della biodiversità in viticoltura non solamente attraverso un approccio ecologico, ma considerando anche implicazioni agronomiche al fine di esaltare e incrementare le potenzialità dei suoli con il progetto nazionale BIOPASS tutt’ora in corso, ora stiamo lavorando per ampliare la base dati a nostra disposizione, per comprendere come tutte le valutazioni fatte finora e che ancora faremo nei suoli vitati italiani, siano intrecciate tra loro a formare un quadro organico degli aspetti ecologici, funzionali, strutturali e fisici dei suoli e come oggettivamente essi si possano relazionare con le potenzialità produttive e qualitative dei vigneti.

Perché solo così un lavoro di raccolta ed analisi dei dati può originare qualcosa di utile per le Aziende: allo scopo di comprendere come nasce la qualità del vino a partire dalle caratteristiche del suolo, in modo che si possa poi indirizzare il cambiamento del suolo verso una qualità che risulti utile agli obiettivi viticoli ed enologici. Ma non pensando di poter descrivere il suolo solamente con un’analisi chimica, per quanto approfondita, poiché sarebbe come cercare di descrivere un vino senza degustarlo, basandosi solo sull’analisi di laboratorio. Quale sarebbe il livello di approfondimento della descrizione e il contenuto informativo ai fini della qualità?

È un compito arduo, ma con la gran quantità di dati a disposizione, frutto della condivisione delle Aziende del gruppo che volentieri partecipano alle periodiche riunioni nazionali di approfondimento, già siamo approdati ad alcune considerazioni molto interessanti e che aprono prospettive operative nuove e stimolanti riguardo a strategie sostenibili e conservative di gestione del suolo, adattate alle diverse zone climatiche e pedologiche e finalizzate all’incremento della qualità biologica e funzionale dei suoli vitati.