IL FALSO ITALIANO
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com

Italian Sounding raggiunge quota 37.8 miliardi di euro

Un giro d’affari mondiale che vale circa 60 miliardi di euro. È la stima che il ministero delle Politiche agricole ha fatto dell’Italian sounding cioè del “falso” nell’agroalimentare made in Italy. Un fenomeno che sta proliferando trainato anche dalle buone performance dell’agroalimentare italiano, che continua a macinare ottimi risultati in casa e all’estero con un export che ha superato le più rosee previsioni raggiungendo quota 37,8 miliardi nel 2015.

Se al mercato dei prodotti contraffatti si aggiunge anche l’incremento del 277%, tra il 2008 e il 2014, delle frodi alimentari con merce adulterata, scaduta o in pessime condizioni igienico-sanitarie si hanno le dimensioni massimali di quanto concerne l’opera di controllo e prevenzione a tutela della sicurezza alimentare e della lotta agli illeciti per i prodotti che portiamo ogni giorno sulla nostra tavola.

È evidente che i nostri prodotti di eccellenza, richiestissimi e apprezzatissimi nel mondo, siano quelli più esposti al rischio della contraffazione con grave danno sia per le nostre imprese di qualità sia per i consumatori. Il nuovo regolamento europeo sull’etichettatura dei prodotti alimentari rende obbligatoria l’indicazione di una serie stringente di requisiti che rendono ancora più trasparente il prodotto acquistato e danno indicazioni dettagliate anche su eventuali allergeni, contribuendo a una maggiore consapevolezza nell’acquisto da parte del consumatore e al suo rapporto di fiducia con il produttore. (Fonte: albengacorsare.it)