IL FALSO ITALIANO
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com

Crimine alimentare vale 15,4 miliardi



In crescita l’allarmante fenomeno delle agromafie: il crimine alimentare fattura 15,4 miliardi e investe ambiti complessi e articolati, dalle attività di produzione alla distribuzione dei cibi, con un impatto rilevante su economia, ambiente e salute dei consumatori.

L’Italia deve tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare, dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, con 273 prodotti Dop/Igp, alla leadership europea nel biologico, con 43.852 imprese che lo coltivano.

Un altro primato è quello nella sicurezza alimentare mondiale, grazie alla minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, pari allo 0,2%, quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%).
In questo settore l’Italia ha il dovere di svolgere il ruolo di battistrada in Europa, per colpire in modo esemplare gli scandali che si ripetono nel tempo, dai polli alla diossina alla carne di cavallo spacciata come manzo, che possano far crollare la fiducia dei consumatori e bloccare il regolare funzionamento del commercio.