DENTRO E FUORI EXPO 2015
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com

I 45 anni della “rinascita moderna” del Sultanato di Oman

La National Day del Sultanato dell’Oman, è stata celebrata il 25 luglio e hanno presenziato alla cerimonia di inaugurazione il Ministro dell’Agricoltura e delle Risorse ittiche omanita, Fuad bin Jaafar Al Sajwani (nella foto), il vice Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero, e il Commissario Generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino. Con l’occasione sono stati celebrati anche i 45 anni dalla “rinascita moderna” del Paese. Nel suo discorso il Ministro omanita ha sottolineato come la partecipazione dell’Oman a EXPO sia nata dalla fiducia nella cooperazione con gli altri Paesi per la sicurezza alimentare e come il tema della nutrizione rappresenti la collaborazione tra tutti i Paesi che auspicano un futuro migliore per questa generazione e per quelle future. L’Italia è il partner europeo principale per l’Oman e Andrea Olivero ha quindi ribadito l’impegno del governo italiano a rendere ancora più fattiva la propria collaborazione con il Paese omanita nei settori di pesca e agricoltura.

L’esibizione del gruppo di musicisti e ballerini omaniti, Al Majd, che ha eseguito alcuni balli tradizionali (nella foto), ha chiuso la cerimonia, quindi delegazioni e visitatori hanno partecipato al tour guidato del suggestivo padiglione del Sultanato dell'Oman a Expo2015. Il Padiglione, il cui tema è “Il patrimonio dei raccolti” e riproduce un fortino, si sviluppa all’interno di un’area complessiva di 2790 metri quadri e al suo interno si snoda un interessante percorso che racconta e guida il visitatore alla scoperta delle incredibili bellezze del territorio, come le distese di deserto, il mare cristallino, i fortini e gli itinerari culturali. Ugualmente interessante la presentazione delle risorse del Paese e di come vengono utilizzate e tutelate, dalle palme da dattero all’allevamento delle api fino alla pesca sostenibile. Ma soprattutto si rimane colpiti da quanto gli Omaniti hanno fatto e stanno facendo per tutelare e preservare un bene preziosissimo come l’acqua. L'Oman, infatti, è situato in una delle zone più aride del pianeta. Con 3165 chilometri di coste lambite da terre aspre e montagnose e da deserti sferzati dal sole, l’acqua è la chiave di volta del sistema agricolo, raccolti e bestiame dipendono da essa. Con risibili precipitazioni e limitate riserve sotterranee, il settore primario dipende ancora largamente dagli antichi sistemi di irrigazione, gli aflaj. Questi canali sfruttano la gravità terrestre per distribuire sapientemente e ritmicamente l’acqua dove e quando c’è bisogno. Cinque di questi canali sono stati riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. In molti villaggi gli aflaj animano racconti e leggende, alimentano la prosperità e costituiscono il simbolo dell’antica ingegnosità.

E legata all’acqua è anche l’Oman Sail, un'iniziativa nazionale nata nel 2008 per contribuire allo sviluppo dell'Oman e degli Omaniti attraverso lo sport della vela, presente a EXPO2015, in occasione dellla Rourism Week presso il Padiglione del Sultanato dell'Oman, con un ospite di eccezione: Mohsin Al Busaidi, campione di vela di Oman Sail e primo arabo ad aver concluso, nel 2009, il giro del mondo a vela senza scalo a bordo del trimarano e coadiuvato da un equipaggio internazionale.

Durante tutto il mese di luglio l’Oman ha presentato anche il suo cuore musicale con l’esecuzione di concerti di musica classica, promossi dalla compagnia di bandiera Oman Air in collaborazione con l’Ente del Turismo del Sultanato dell’Oman nell’ambito dell’iniziativa “The Sound of Music”. Nell’area giardino del Padiglione del Sultanato a EXPO Milano 2015, tra palme e fontane d’acqua, sono stati offerti a tutti i visitatori dell’Esposizione Universale sei concerti dalle 19:30 alle 20:30 nelle date 11,12,18,19,20 e 26 luglio. I concerti di “The Sound of Music” saranno tuttavia in calendario anche a settembre e ottobre. Hanno suonato gli artisti del Quartetto Adorno composto da Edoardo Zosi, Liù Pelliciari, Benedetta Bucci e Danilo Squitieri, accomunati dalla formazione presso l’Accademia Stauffer di Cremona e dalla grande passione per la musica da camera. Di grande valore e prestigio gli strumenti utilizzati dal quartetto: i violini Carlo Bergonzi "Mischa Piastro" 1739 e Romeo Antoniazzi del 1912, la viola Roberto Collini del 2012 e il violoncello Giuseppe Sgarbi del 1880.  L'obiettivo dell’iniziativa a cura di Oman Air è promuovere l'Oman attraverso la sua ricca cultura e le sue tradizioni millenarie. Il Sultanato ospita a Mascate la prima Royal Opera House del Golfo arabico, un vero e proprio tempio della musica classica e lirica.



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