IL BENESSERE A TAVOLA
A cura di Gudrun Dalla Via / dallavia@asa-press.com

Sopravvivere alla grande abbuffata



"Quanto si mangia in questi giorni! Cene di lavoro, feste di auguri ... domani farò digiuno!" Vi suona familiare questo sospiro? Ebbene, per non arrivare alle Feste già troppo stanchi, per non pentirci dopo, e per gustare pienamente le specialità tipiche della stagione, qualche stratagemma c'è.


La scelta degli aperitivi

Le riunioni a base di cocktail e aperitivi, si sa, possono essere un vero e proprio attacco alla linea. Ma ci si può salvare scegliendo tra le varie opzioni.

Sì per i vini bianchi secchi, anche frizzanti, purché non vuotiate il bicchiere. Meglio ancora una spremuta fresca di agrumi, eventualmente con l'aggiunta di una spruzzata di acqua minerale o di spumante (fatela preparare al momento, se è possibile).

Lasciate perdere salatini e pizzette, che aumentano la sete e vi faranno eccedere in altre bevande, magari ipercaloriche. Puntate invece su barchette di sedano o bruschette calde: queste ultime non sono adatte per maionese e salse grasse quindi più leggere.


"Trovarsi per gli auguri"

Allarme rosso! Come si fa a dire di no ad una fetta di panettone e a una di pandoro? Ovviamente accompagnate da un bicchiere di moscato, o due.

Se si tratta dell'ennesima riunione prefestiva, trovate subito un cameriere compiacente e fatevi riempire il bicchiere di acqua minerale, con la scusa di una grande sete: passerete indenni la maggior parte dei brindisi.

Fatevi vedere impegnati a sbocconcellare le mandorle e ... lasciate il resto.


Le cene prefestive

Anche qui, spesso non si può dire di no. Se il menu è a scelta, optate per un antipasto con varietà di verdure crude e cotte, un passato di verdure come primo e pesce con verdure come secondo.

Se il menu è fisso, siate saggi soprattutto agli antipasti e ai primi tenendo presente che il più deve ancora venire. Anche in casa di amici conviene essere diplomatici: senza dire dei NO categorici, conviene assaggiare poco dei piatti più calorici e saziarsi o del primo, o del secondo, abbondando se possibile solo nei "contorni".

Non saltare ma ...

Dopo una cena abbondante e con la prospettiva di un'altra cena simile, viene spontaneo voler saltare prima colazione e pranzo. Però sarebbe un grave errore, perché ... si arriverebbe alla successiva cena talmente affamati da buttare a mare tutti i buoni propositi.

Piuttosto, conviene organizzare gli "altri pasti" in modo tale da rifornirsi di tutti quei micronutrienti, soprattutto di vitamine, e anche di fibre, che spesso scarseggiano nei pranzi ufficiali.

Quindi iniziate la giornata con grandi spremute fresche, e prendetele anche al posto del solito caffè o cappuccino, durante le pause di lavoro. Uno yogurt nature o con l'aggiunta di un po' di miele agevola la flora intestinale, una fetta di pane integrale dà il giusto senso di sazietà.

I pasti principali potrebbero consistere tutto o in gran parte di verdure: crude e cotte, a piacere, ma senza grandi aggiunte di grassi e ovviamente non fritte.

Durante una giornata "leggera", evitate di tenere sott'occhio le provviste fatte per i giorni di festa: la tentazione di assaggiare potrebbe essere troppo forte.


Sì alle lenticchie, ma ...

La tradizione vuole che le lenticchie mangiate a fine anno portino ricchezza per il futuro. Le lenticchie e altre leguminose possono essere un aiuto alla nostra dieta, grazie al ricco apporto di fibre, a patto però che vengano preparate con altre verdure, per esempio con cipolle, carote e sedano, e senza aggiunta di grassi. Sono anche di digestione facile, purché non vengano consumate nello stesso pasto con latticini o con carne (tipo il cotechino).

Anche i semi oleosi come noci, nocciole e mandorle trovano posto in una dieta equilibrata. Basta non consumarli alla fine di un pasto copioso, ma durante una merenda, insieme a della frutta fresca. In questo caso hanno un ottimo effetto saziante e nutriente e ... non pesano eccessivamente sulla bilancia calorica.

(Pubblicato su “Il Giornale”)