EXPO 2015
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com

Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

L’area di produzione di questa eccellente DOCG, una delle più apprezzate dell’enologia italiana, si estende nella provincia di Treviso e comprende i seguenti Comuni: Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto. Dei punti di interesse del Trevisano abbiamo già parlato in questa rubrica (vedi gennaio 2015, Radicchio Rosso di Treviso IGP). E’ un territorio collinoso e ridente, caratterizzato dai filari dei vigneti che lo ricoprono in buona parte.


Conegliano, Treviso, Logo Strada Prosecco


E’ inoltre attraversato dalla Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, un percorso ricco di spunti paesaggistici, storici, culturali e gastronomici ridisegnato su quella che era stata quasi 50 anni fa la prima arteria enologica italiana. Qui la vite è coltivata da oltre mille anni e queste origini storiche, unite alla bellezza del paesaggio, hanno fatto sì che il territorio sia stato inserito nella tentative list italiana dei siti candidati a patrimonio Unesco. Quindi, un percorso affascinante e un prodotto di grande pregio, perfetti per concludere la nostra carrellata di alcuni delle più importanti eccellenze gastronomiche italiane con un brindisi al successo di EXPO con queste “bollicine” che sono le più apprezzate e imitate nel mondo.


IL CONSORZIO

Fondato nel 1962 da un gruppo di produttori che rappresentavano cooperative e case spumantistiche del territorio, il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Il Consorzio ha sede a Valdobbiadene e a oggi riunisce circa 170 produttori, dalle piccole cantine a conduzione famigliare alle più grandi. Tutte lavorano in sintonia con le distillerie alle quali vengono conferite le vinacce per la produzione della grappa, un altro prodotto simbolo del territorio. E a queste aziende sono collegati anche ristoratori, alberghi, agriturismi, enoteche e tutti gli altri operatori che si occupano di turismo e che hanno fatto sì che il territorio fosse riconosciuto nel 2003 come primo Distretto Spumantistico d’Italia.

Il Consorzio è molto attivo e, oltre alla tutela e alla promozione, segue tutte le fasi della produzione dalla vite alla vinificazione. Inoltre, è impegnato nello sviluppo dei valori della Marca Conegliano Valdobbiadene, compresa la sostenibilità ambientale del territorio con una viticoltura integrata.


IL PROSECCO CONEGLIANO VALDOBBIADENE DOCG

La produzione di Prosecco certificato dell’intero territorio tutelato dai 3 Consorzi, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, si estende su circa 28 mila ettari e la buona vendemmia di quest’anno lascia prevedere una disponibilità di prodotto di oltre 450 milioni di bottiglie, contro i circa 380 milioni di bottiglie del 2014, di cui 79 milioni solo di Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG. Tuttavia, questo incremento di produzione non vuol dire espansione incontrollata e la qualità è severamente controllata dai Consorzi ma anche dagli stessi produttori. Un aiuto a raggiungere questo scopo è dato dalla Scuola Enologica di Conegliano, la prima a essere costituita in Italia.

Il vitigno base per il Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG è il Glera, presente con un minimo dell’85%, al quale vengono eventualmente abbinate piccole quantità di vitigni locali (Verdiso, Perera, Bianchetta) e di Pinot e Chardonnay, per un totale massimo del 15%.

LE TIPOLOGIE DOCG

Extra Dry: è la versione classica di questo Prosecco. Ha un ricco bouquet che comprende profumi di frutti, con sentore di agrumi fino al floreale. Gusto morbido e asciutto. Residuo zuccherino da 0 a 12 g/l

Brut: una versione moderna del Prosecco, profumi di agrumi e di note vegetali, gusto vivace. Residuo zuccherino 0-12 g/l.

Dry: è la versione meno diffusa, con profumo delicato, fruttato. Gusto fresco e morbido, sapido. Residuo zuccherino da 17 a 32 g/l.

Frizzante: la versione più popolare e di grande freschezza, con ricco bouquet di sentori floreali e fruttati.

Tranquillo: probabilmente la versione meno conosciuta, ottenuto da uve ben mature e ha profumo di frutta e miele millefiori.


LA GASTRONOMIA DEL TERRITORIO

In aggiunta a quanto già citato in questa rubrica nel gennaio 2015, vanno ricordate alcune specialità di Conegliano a base di riso, come il popolarissimo risi e bisi, riso con le allodole e il risotto di primavera. Numerose le preparazioni con il pollame ma anche con il maiale, alcuni dei quali utilizzano come ingrediente una speciale salsiccia (luganega) ottenuta da carni macinate del collo e del guanciale del maiale, poi insaccata e completata da una legatura che la divide in 4 spicchi. A Valdobbiadene, invece, il risotto più famoso è quello con i funghi, ma ci sono anche i piatti con i piccoli volatili, come le quagliette con la polenta e la schidionata di uccelli.

Tra i prodotto certificati del Trevigiano, da ricordare il Radicchio Rosso di Treviso IGP (di cui abbiamo parlato in questa rubrica), il Radicchio di Castelfranco IGP, la Casatella Trevigiana DOP, l’Asiago Dop (questa rubrica, marzo 2014), l’Asparago di Badoere IGP, i Marroni del Monfenera IGP e il Marrone di Combai IGP

RISI E BISI

Questa tipica minestra è un piatto diffuso in tutto il Veneto e si avvale di prodotti locali, come per l’appunto il riso di Isola della Scala e i teneri piselli che fanno parte della ricca e pregiata orticoltura della regione.

Soffriggere a fuoco dolce in poco olio e burro un cipollotto, 50 g di pancetta e una manciatina di prezzemolo, tutto ben tritato. Unire 350 g di piselli sgranati e farli insaporire per qualche minuto, mescolando spesso. Versare un litro di brodo bollente e non appena prende l’ebollizione gettarvi 200 g di riso vialone. Quando il riso sarà pronto regolare di sale e amalgamare una noce di burro e un paio di cucchiai di Parmigiano grattugiato.