SALUTE E BENESSERE
Solo la metà di noi consuma la quantità di pesce raccomandata: uno studio del Norwegian Seafood Council lo rivela

La ricerca condotta dall’ente norvegese svela che solo il 51% delle persone mangia pesce due o più volte la settimana.

Uno studio pubblicato dalla Commissione EAT-Lancet lancia una dieta “universale” che esorta a un maggior consumo di pesce (200 g a settimana)

Un recente studio - il più grande al mondo dedicato al consumo di pesce - realizzato dal Norwegian Seafood Council (NSC) ha rivelato come la popolazione assuma una quantità di prodotti ittici molto inferiore rispetto a quella consigliata. La ricerca, che ha preso in considerazione 30.000 intervistati in 21 diversi mercati, ha svelato inoltre che solo il 51% delle persone mangia pesce due o più volte alla settimana.

Sempre per rimanere in questo ambito, uno studio pubblicato dalla Commissione EAT-Lancet per l'alimentazione, il pianeta e la salute ha esortato i consumatori di tutto il mondo ad adottare una dieta varia e ricca di frutta e verdura, in grado di proteggere la salute umana e quella del Pianeta. Lo studio suggerisce inoltre una sensibile riduzione del consumo di carne rossa, anche fino al 90%, e consiglia di aumentare quello di pesce fino a 200 g a settimana, una quantità in linea con la maggior parte delle linee guida alimentari nazionali di tutto il mondo. In Italia, ad esempio, il peso per una porzione piccola di pesce si attesta sui 100 g*.

Il dato fornito dal Norwegian Seafood Council risulta ancora più preoccupante se si considerano coloro che consumano pesce solo una volta alla settimana: in questo caso la percentuale sale al 70%, dato allarmante sia da un punto di vista di salute pubblica sia ambientale. La situazione non migliora tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni: solo il 49% di loro dichiara, infatti, di mangiare pesce due o più volte la settimana – un’abitudine molto evidente soprattutto in alcuni mercati tra cui Italia (43%), Portogallo (70%) e Giappone (53%).

«Parallelamente ai consigli offerti da questa nuova dieta “universale”, il nostro studio ha dimostrato come l’aumento del consumo di prodotti ittici potrebbe offrire benefici a ciascuno di noi, sia per la propria salute sia per la salvaguardia dell’ambiente» afferma Trym Eidem Gundersen, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council.

Lo studio EAT-Lancet ha sottolineato inoltre l'importanza di una gestione rigorosa dei prodotti ittici non allevati e di pratiche di acquacoltura sostenibili e ha evidenziato come, in futuro, la crescita di questa tipologia di prodotto dovrebbe derivare dall'acquacoltura, uno dei sistemi di produzione alimentare in più rapido sviluppo a livello mondiale.

«Il modello norvegese per la gestione del pesce pescato e il nostro metodo di acquacoltura moderna sono spesso considerati come il migliore esempio per gli altri Paesi basati su un’economia ittica», sottolinea Trym Eidem Gundersen, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council, «i consumatori di tutto il mondo sono sempre più attenti e interessati a conoscere la provenienza e il metodo di produzione del cibo. Questo scenario è quindi un punto fondamentale per l’industria dei prodotti ittici norvegesi».

Fonti

Studio EAT-Lancet: https://eatforum.org/eat-lancet-commission/

Studio NSC-SCI: www.en.seafood.no/market-insight
Sostenibilità del pesce norvegese:

10 buone ragioni per mangiare pesce

  1. Includerlo nella propria dieta apporta una serie di benefici per la salute di tutto l’organismo, grazie al mix di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi omega-3.

  1. Gli acidi grassi Omega-3 presenti nel pesce aiutano a ridurre l'ipertensione e i livelli elevati di colesterolo, abbassando di conseguenza il rischio di sviluppare malattie cardiache.

  1. Aumentare il consumo di pesce migliora sia la memoria a lungo termine sia quella di lavoro, mantenendo attivo il sistema celebrale e aiutando a prevenire le più diffuse forme di demenza come l’Alzheimer.

  1. I prodotti ittici contengono quantità elevate di Vitamina D e calcio, sostanze fondamentali per migliorare la densità minerale ossea e contribuire a ossa e denti più sani e forti.

  1. Anche la bellezza ne può giovare: il pesce migliora la salute della pelle, rendendola più sana e luminosa.

  1. Selenio e Vitamina A, contribuiscono a migliorare il sistema immunitario, riducendo il rischio di contrarre patologie legate alla stagione fredda.

  1. Il pesce bianco contiene alti livelli di iodio, importante per il normale sviluppo del cervello e del sistema nervoso del feto. Alcune statistiche hanno rivelato come un buon livello di iodio fornisca un QI più elevato e contribuisca a un migliore sviluppo della vista intorno all’età di tre-quattro anni.

  1. Buone notizie anche per l’amore: recenti studi hanno dimostrato come le coppie che mangiano pesce più di due volte alla settimana abbiano un’attività sessuale più intensa e come questo contribuisca ad aumentare le probabilità di concepire in tempi brevi.

  1. I prodotti ittici determinano un’impronta di carbonio più bassa rispetto alla carne, contribuendo così anche alla salvaguardia dell’ambiente.

  1. Il suo sapore è delizioso! Fresco, surgelato, essiccato: qualsiasi formato è perfetto per preparare piatti gustosi in pochissimo tempo!

FAOLinee guida per una sana alimentazione italiana: http://www.fao.org/3/a-as686o.pdf

Linea guida alimentazione: http://www.fao.org/nutrition/education/food-based-dietary-guidelines/en/


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