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La terza edizione di Vignaioli di Radda: spazio alla sostenibilità


Tanti sono  gli eventi che il mondo del vino propone in Italia nel mese di maggio: uno di questi si è svolto nei giorni scorsi a Radda in Chianti. Si tratta della terza edizione di Vignaioli di Radda, durante la quale si è potuto assaggiare la produzione vinicola dei 24 soci che compongono l'Associazione Vignaioli di Radda  na ta per promuovere un'agricoltura sostenibile in tutte le sue forme, adottando programmi di coltivazione biologica e biodinamica ed utilizzando sostanze e tecniche a minimo impatto ambientale.

L'associazione Vignaioli di Radda, costituitasi ufficialmente l'11 settembre 2018, è formata da 24 viticoltori che si sono uniti per promuovere le eccellenze vitivinicole di quest'area del Chianti Classico. Essi, al di là delle diverse dimensioni aziendali, origini e storie personali, condividono il comune amore per un territorio meraviglioso ed il desiderio di preservarlo e ‘comunicarlo’ in forma coordinata. Rispetto dell’ambiente e della biodiversità, conoscenza dell’area e delle sue tradizioni colturali ed enologiche, vini prodotti da uve del territorio e centralità del Sangiovese: questi sono alcuni dei punti fondamentali contenuti nello Statuto dell'Associazione .

I soci sono: Borgo La Stella, Borgo Salcetino, Brancaia, Cantina Castelvecchi, Caparsa, Castello di Albola, Castello di Monterinaldi, Castello di Radda, Castello di Volpaia, Castello di Monterinaldi, Colle Bereto, Fattoria di Montemaggio, Istine, L’Erta di Radda, Monteraponi, Montevertine, Podere Capaccia, Podere l’Aja, Podere Terreno alla Volpaia, Poggerino, Pruneto, Tenuta Carleone di Castiglioni, Terrabianca, Val delle Corti, Vignavecchia. Presidente dell’Associazione è Roberto Bianchi di Val delle Corti, mentre Vice Presidente Martino Manetti di Montevertine.

Radda è il cuore del cuore del Chianti. Le sue colline svettano sul territorio come le antiche torri di pietra che ne contraddistinguono i profili. Questi vigneti di altura sono contornati da dimore splendidamente restaurate, contese da molti stranieri danarosi. Nel corso dell'evento è stato proposto un avventuroso tour in jeep che ha condotto i visitatori alla scoperta di una terra generosa che qui dà vita a vini di altissima qualità. Il simpatico ed impavido driver Jonny ha permeso di entrare vivacemente nel cuore della produzione enologica del territorio per ammirare  i paesaggi i questo lembo di Toscana, tra boschi, colline e coltivazioni autoctone.

Nel chiostro della storica e suggestiva Casa Chianti Classico a Radda sono state offerte in degustazione le etichette dei 24 soci dell'Associazione. Ai banchi di assaggio, oltre alle annate in commercio, erano proposte anche le vecchie annate, riserve e gran riserve, a dimostrazione che Radda è una zona vocata anche alla produzione di vini da invecchiamento.

Nicoletta Curradi - ASA