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Giornata Mondiale del Suolo: più cibo da un suolo più nutrito e più sano

Convegno Assofertilizzanti e CREA “Fertilizzazione sostenibile per la sicurezza alimentare”

In occasione della Giornata Mondiale del Suolo, che si celebra il 5 dicembre per valorizzare una risorsa preziosa, fragile e non rinnovabile, da cui dipende la vita dell’uomo, Federchimica Assofertilizzanti e CREA in collaborazione con UNIBO, UNITE e le società scientifiche SISS, SICA e SIA propongono un seminario di approfondimento sulle tematiche connesse all’uso sostenibile dei fertilizzanti per la sicurezza alimentare (vedi programma allegato).

L’incontro che si terrà a Roma presso la Società Geografica Italiana (dalle ore 09:00 alle ore 13:00), intende stimolare la riflessione su un tema caldo per un’opinione pubblica disorientata che, da una parte è abituata a contare su una disponibilità illimitata di cibo senza porsi troppe domande, mentre dall’altra è vittima di luoghi comuni e disinformazione.

“Chimica non è sinonimo di veleno – spiega Anna Benedetti, dirigente di ricerca CREA, presidente SISS e National Focal Point della Global Soil Partnership FAO - Tutti gli organismi viventi sono basati sulla chimica, tutte le reazioni metaboliche che avvengono in un organismo vivente sono chimica, nel suolo abbiamo i processi che regolano i servizi ecosistemici che si basano su processi chimici.  È impensabile non fertilizzare un suolo da destinare ad agricoltura, nel lungo periodo porterà alla perdita della fertilità e della produttività stessa, compromettendo quindi sia la possibilità di avere cibo sufficiente sia la biodiversità definita come il capitale naturale pro capite”.

 

Il suolo in cifre.

· Da esso dipende oltre il 95% della produzione di cibo.

· Nel mondo ogni mezz’ora se ne perdono 500 ha per le cause più diverse (erosione, inquinamento, cementificazione, ecc).

· Oggi oltre il 33% dei suoli mondiali è affetto da forti limitazioni per la produzione di alimenti e nei paesi industrializzati le terre da destinare all’agricoltura sono ormai limitatissime.

· Per formare 1 cm di suolo fertile necessitano dai 100 ai 1000 anni a seconda del clima, del substrato litologico (cioè della roccia sottostante al suolo), dell’impatto antropico, ecc.

· La biodisponibilità per le colture di elementi nutritivi viene regolata dai microrganismi del suolo che mineralizzano la frazione organica ed essi vivono nei primi 5 cm di suolo.

· Nel suolo troviamo oltre il 90 % della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi.

· Se la biodiversità viene definita come il capitale naturale pro capite dal quale trovare approvvigionamento di cibo per le popolazioni della terra, mal gestire il suolo e perderne la fertilità significa perdere o limitare fortemente la capacità produttiva.

· La FAO ha stimato che se da oggi, a livello mondiale, si iniziasse a praticare una gestione sostenibile del suolo, si otterrebbe un incremento del 56% delle produzioni, a fronte di una popolazione che nel 2050 sarà aumentata del 60% rispetto all’attuale.

 

Una Gestione sostenibile della fertilizzazione tutela l’ambiente e l’agricoltore, ma al tempo stesso assicura rese elevate e risparmi energetici ed economici. Conservare il suolo significa anche utilizzare fertilizzanti di qualità, controllati e sicuri per l’operatore e che restino fuori dalla catena alimentare. Una fertilizzazione sostenibile, nell’ottica dell’economia circolare, è vantaggiosa sia per l’ambiente – grazie ai prodotti di nuova generazione ottenuti dal riciclo delle biomasse agricole e dagli scarti delle produzioni primarie - sia per l’occupazione in quanto si crea una filiera positiva, attraverso il riutilizzo degli elementi nutritivi, con costi decisamente inferiori nella produzione del fertilizzante rispetto alla sintesi di molecole a livello industriale.

“Il suolo è una risorsa indispensabile e va lavorato e coltivato senza depauperarlo. Per questo è necessario reintegrare gli elementi nutritivi che vengono consumati. I fertilizzanti sono fattori fondamentali per nutrire la terra e per ottenere raccolti di qualità. Prendersi cura della terra e dell’ambiente che da essa trae vita è il principale monito che guida il pensiero e l’agire della nostra associazione.” dichiara Giovanni Toffoli, Presidente di Federchimica Assofertilizzanti.

  

Per partecipare al convegno è necessario registrarsi inviando una mail di adesione a:

monica.grasso@crea.gov.it e silvia.dellorco@crea.gov.it

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Assofertilizzanti - Costituita nel 1985 con lo scopo di tutelare e rappresentare tutte le realtà produttive del settore dei fertilizzanti, Assofertilizzanti è una delle 17 Associazioni di Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica). Apartitica e senza fini di lucro, Assofertilizzanti elabora le linee tecniche, giuridiche e normative relative alla produzione e all’utilizzo di fertilizzanti promuovendole nei confronti dei decisori pubblici, delle organizzazioni imprenditoriali, della comunità scientifica e del mondo della comunicazione. Le 54 aziende che vi aderiscono hanno fatto registrare nel 2017 un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro.

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CREA – È il principale Ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare, vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft). Le sue competenze scientifiche spaziano in un’ottica multi ed interdisciplinare dal settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale, nutrizionale, fino all’ambito socioeconomico. Con particolare attenzione al trasferimento tecnologico e dell’innovazione. È organizzato in 12 Centri di ricerca, 6 di filiera e 6 trasversali, presenti in maniera capillare sul territorio nazionale. Vi lavorano oltre 2000 persone, di cui circa la metà tra ricercatori e tecnologi.

 

 

Per informazioni:

ASSOFERTILIZZANTI: Lorenzo Faregna – Tel. 02.34565218 – l.faregna@federchimica.it

Ufficio Stampa: CANTIERE DI COMUNICAZIONE Francesco Pieri - Tel. 02. 87383180 - f.pieri@cantieredicomunicazione.com

Ufficio Stampa CREA: Cristina Giannetti Tel. 06.47 836 402 – stampa@crea.gov.it 

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