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A Fruitlogistica Berlino l’Italia presenta l’ortofrutta di qualità

Alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Germania Sua Eccellenza Pietro Benassi e delle massime autorità di ICE e Regione Emilia Romagna, si è inaugurato lo spazio ITALY a Fruitlogistica, coordinato da CSO Italy, Fruitimprese e Italia Ortofrutta.

ITALY è lo stand collettivo di oltre 1.200 metri quadrati che accoglie oltre 50 imprese leader dell’ortofrutta italiana, rappresentanti di tutta la filiera, dalla produzione al packaging.

“L’Italia – dichiara l’Ambasciatore Pietro Benassi – conferma la sua leadership europea nel comparto ortofrutticolo, settore chiave di un’agricoltura che costituisce uno dei comparti più vitali del nostro Made in Italy nel mondo, e al tempo stesso un patrimonio immateriale storico del nostro territorio, come ci ricorda lo stesso Johann Wolfgang Goethe quando si riferiva all’Italia come il Paese in cui fioriscono i limoni”.

“L’ortofrutta italiana – conferma il Direttore di ICE Fabio Casciotti - vanta a Fruitlogistica di Berlino una presenza da Paese leader. All’interno dello stand ITALY, l’ICE presenta il FRUIT & VEG Experience, uno spazio dedicato ai prodotti più rappresentativi dell’ortofrutta italiana, dalle mele, alle pere, fino alle fragole, arance, patate, radicchio tardivo, kiwi e ortofrutta biologica, offerti ai giornalisti, buyers e operatori presenti in Fiera attraverso una formula “gourmet”  con ricette fresche e leggere Made in Italy, i  biglietti da visita ideali per conoscere appieno le eccellenze della nostra terra”.

“A Fruitlogistica l’Italia riesce a dare il meglio di sé presentandosi insieme – dichiara Paolo Bruni – Presidente di CSO Italy – lo stand collettivo organizzato da CSO è una esperienza in continua crescita anno dopo anno. Insieme riusciamo a rendere percepibile la forza e l’eccellenza italiana che vanta una offerta ampia, differenziata, profonda, innovativa su frutta e verdura con tante referenze leader in Europa e nel mondo”.

L’Italia vanta la leadership europea di produzione su ben 12 prodotti ortofrutticoli  tra cui  i grandi “must” della frutta come mele, pere, kiwi, albicocche e uva ma anche su numerosi prodotti orticoli come sedani, indivie, cicorie, carciofi, pomodori, melanzane e, non da ultimo, anche sulle nocciole .

Questi primati testimoniano solo in parte il reale peso del settore ortofrutticolo italiano che vanta una decisiva azione di traino di tutto PIL agroalimentare.

“Per quanto riguarda l’export – dichiara Marco Salvi Presidente di Fruitimprese – anche nel 2016 è continuato il trend positivo che porterà il fatturato complessivo intorno ai 4,8 miliardi di euro con un incremento del 5% rispetto al 2015. I dati sono quindi molto positivi, con la Germania che si conferma il principale mercato per l’ortofrutta italiana, con oltre un milione di tonnellate acquistate nel 2016. Nel corso dell’ultimo decennio però - ribadisce Marco Salvi - abbiamo perso quote di mercato a causa dell’aumento delle produzioni locali, come nel caso delle mele, e della concorrenza spagnola, per quanto riguarda il comparto delle pesche e nettarine. Risultano in flessione anche le esportazioni di patate e pomodori mentre abbiamo registrato un incremento per angurie, meloni ed arance. Ritengo – conclude il Presidente di Fruitimprese - che vi sia spazio per tornare a crescere su questo importante mercato tramite maggiori investimenti finalizzati all’innovazione e alla valorizzazione dei nostri prodotti”.

Gennaro Velardo, Presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, sottolinea che “Fruit Logistica del 2017 per le nostre imprese si apre in uno scenario internazionale complesso: il perdurare della chiusura di alcuni mercati di riferimento per il nostro export e le spinte protezionistiche di altri Paesi rappresentano delle criticità da affrontare per tempo con lungimiranza e strategia condivisa. L’ortofrutta italiana è destinata ad essere esportata ed è necessario uno sforzo congiunto di tutte le forze del nostro paese, dalla politica, alla diplomazia, alla rappresentanza affinché dialoghino insieme e condividano ancora di più l’obiettivo di offrire alle imprese le  opportunità per competere e misurarsi sul mercato.  Crediamo nel mercato-  aggiunge Velardo -  anche se alla globalizzazione e all’apertura di nuove opportunità deve corrispondere una globalizzazione delle regole commerciali”.

“Aggregazione della produzione, concentrazione dell’offerta, distintività e innovazione  sono e sempre più saranno le leve strategiche per competere sui mercati. L’esperienza di un grande paese dell’ortofrutta europea come l’Italia e di una Regione come l’Emilia-Romagna, leader a sua volta del settore con oltre 25mila aziende agricole, una superficie di 135mila ettari, una produzione di 39 milioni di quintali e un valore economico che sfiora i 2 miliardi, lo dimostrano - ha detto l’Assessore Regionale all’Agricoltura Simona Caselli - Dobbiamo rafforzare il nostro impegno in questa direzione, utilizzando al meglio gli strumenti messi a disposizione dall’UE, orientando e qualificando i programmi operativi dell’OCM e presidiando l’avvio del confronto sulla Politica Agricola Comune. Come presidente di Areflh, la rete europea che raggruppa le principali regioni e associazioni di produttori ortofrutticoli su questi temi, che sono al centro del mio mandato, intendo attivare tutte le possibili sinergie con le altre Reti europee per limitare le difficoltà che devono affrontare le imprese.”

 

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