SALUTE E BENESSERE
Coldiretti: la frutta italiana è 19 volte più sicura di quella extra Ue

I livelli di contaminazione sono bassissimi per tutte le categorie di prodotto, dalla frutta agli ortaggi, mentre addirittura nessun superamento dei limiti si è verificato per cereali, olio, vino e baby food

Il Made in Italy agroalimentare è al vertice della sicurezza alimentare mondiale, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,3%), quota inferiore di quasi 5 volte rispetto alla media europea (1,5%) e di 19 volte quella dei prodotti extracomunitari (5,7%). Lo afferma Coldiretti nel sottolineare che i livelli di contaminazione sono bassissimi per tutte le categorie di prodotto, dalla frutta (0,3%) agli ortaggi (0,7%), mentre addirittura nessun superamento dei limiti si è verificato per cereali, olio, vino e baby food. Una situazione ben diversa - continua Coldiretti - si registra sui prodotti importati dall'estero. Le melagrane dall'Egitto superano i limiti in un caso su tre (33%), ma fuori norma dal Paese africano sono anche l'11% delle fragole e il 5% delle arance "che arrivano peraltro in Italia grazie alle agevolazioni all'importazione concesse dall'Unione europea". problemi - prosegue Coldiretti - riguardano anche la frutta dal Sud America, come i meloni e i cocomeri importati dalla Repubblica Dominicana, che sono fuori norma nel 14% dei casi per l'impiego di Spinosad e Cypermethrin. Con l'inizio ufficiale dell'estate e l'arrivo del caldo - osserva Coldiretti - volano gli acquisti di frutta, che fanno registrare nell'ultima settimana un aumento del 10% rispetto a quella precedente. L'organizzazione agricola nel primo weekend dell'estate porta nei mercati di Campagna Amica i 'tutor del risparmio', "figure che aiutano i consumatori - spiega Coldiretti - a fare acquisti consapevoli al giusto prezzo, dalla scelta giusta della frutta alle modalità di acquisto, dalla conservazione fino ai trucchi antispreco". Sotto la spinta di stili di vita più salutistici - conclude Coldiretti - l'ortofrutta è diventata la prima voce di spesa del budget alimentare degli italiani e rappresenta ora il 23 per cento del totale del budget destinato dalle famiglie all'alimentazione, per un importo di 99,5 euro per famiglia al mese. (www.rainews.it)



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