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La gastronomia di qualità prende il volo a Orio al Serio

E’ stato scelto lo slogan “Italy loves food” per battezzare la nuova area aeroportuale, all’interno del terminal partenze, dedicata alle eccellenze enogastronomiche della Lombardia e non solo. All’inaugurazione, organizzata molto bene, con discorsi ufficiali, video suggestivi, gustose e ampie degustazioni, hanno partecipato circa 500 invitati di varia estrazione, compresi molti addetti ai lavori del settore enogastronomico. Nella piazzetta dedicata al compianto Ilario Testa, definito “inventore dell’aeroporto”, il settore dedicato alla enogastronomia lombarda e italiana di grande qualità rende “Il Caravaggio” una vetrina privilegiata che mira a trasformare i passeggeri in transito in opinione makers, consentendo ai prodotti enogastronomici di intraprendere un viaggio verso le regioni d’Europa servite dai collegamenti aerei. “Un viaggio nel gusto in attesa del volo”, lo hanno definito Matteo Baù direttore commerciale non aviation e l’addetto stampa Sacbo, Eugenio Sorrentino, brillante conduttore della mattinata.

Se, come tutti ormai pare siano convinti, l’enogastronomia italiana, per molti versi irripetibile nel mondo per la sua immensa biodiversità, è considerata l’arma migliore per il nostro export nel mondo, ecco che una vetrina così qualificata come quella inaugurata a Orio non esiste in nessun altro scalo italiano. Aprendo gli interventi, il presidente di Sacbo, Miro Radici, dopo aver usato parole di stima nei confronti del predecessore Ilario Testa, riconoscendo il giusto valore alla filiera enogastronomica, ha ringraziato tutti gli operatori ai vari livelli, dicendosi certo che il successo dello scalo bergamasco è destinato a continuare.

All’iniziativa hanno plaudito anche l’assessore regionale Claudia Maria Terzi e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ricordando che l’offerta del “Caravaggio” arriva giusto in tempo per annunciare e sostenere il progetto “Lombardia Orientale 2017 Regione Europea della Gastronomia”, che interessa le province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

Il vicepresidente del Consorzio Franciacorta Docg Silvano Brescianini, il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Alessandro Bezzi, il vicepresidente di Slow Food Italia Lorenzo Berlendis hanno avuto parole di elogio per l’iniziativa dell’aeroporto bergamasco, così come si sono espressi a favore, attraverso un filmato, lo stesso presidente del Consorzio Franciacorta, Vittorio Moretti (il territorio spumantistico bresciano è presente con le bottiglie di tutti i soci del Consorzio, oltre cento, gestendo l’ “Wine Gate 11 Franciacorta”, vera oasi di somministrazione all’insegna dell’alta qualità), Antonio Terzi contitolare del Birrificio Elav di Comun Nuovo (il più attivo e premiato tra i birrifici artigianali orobici), Gianluca Bonati produttore pluripremiato di Parmigiano Reggiano a Basilicanova (Parma). In rappresentanza di altri produttori presenti in piazzetta Testa, sono comparsi in un filmato rappresentanti del Salumificio Rossi (giunto alla sesta generazione, con sede nella Bassa Parmense), Urbani Tartufi (origini in Umbria ma oggi leader internazionale nel settore), Pasta di Stigliano (il prodotto che viene da più lontano, un Comune della Basilicata – Stigliano appunto – dove da secoli si produce grano duro di altissima qualità, biologico e genuino, che nella pasta fa la differenza).

Oltre che dalla birra Elav, la gastronomia bergamasca è ben rappresentata nel settore formaggi. Presenti Casa Arrigoni e i tre produttori protagonisti del progetto Slow Food “Sopra la panca”, che riguarda alcune tipologie di formaggi derivati da latte di capra delle aziende La Pèta di Costa Serina, Ilario Rota di Brembilla e Fabio Bonzi di Dossena. Slow Food presenta anche i prodotti di due suoi Presìdi: Agrì di Valtorta e Stracchino all’antica delle Valli Orobiche. Una novità assoluta che sta prendendo piede è il Taleggio a latte crudo non pastorizzato. Già affermati lo Strachitùnt e il Formai de Mut, tipicamente orobici. Viste in vendita anche confezioni da 300 grammi di farina di mais Rostrato Rosso di Rovetta, prodotto raro che si avvale della Denominazione comunale. Mezza orobica e mezza bresciana la produzione della gustosissima sarda essiccata del lago d’Iseo.

Roberto Vitali - ASA



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