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Ad Alghero “Da Bruno” il massimo della cucina regionale sarda

La segreteria dell’associazione “Ristoranti regionale-Cucina Doc”, che conta alberghi e ristoranti in nove regioni d’Italia, ha invitato ad Alghero alcuni giornalisti enogastronomi di Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria.Nella bella cittadina del nord ovest della Sardegna, l’occasione è stata ghiotta per conoscere la tavola dei locali associati e gli eccellenti prodotti dell’ Azienda Casearia F.lli Pinna di Thiesi e della Cantina Sociale Santa Maria la Palma di Alghero.L’educational enogastronomico si è realizzato con il contributo della Fondazione M.E.T.A. di Alghero. I giornalisti sono stati ospiti del Carlos V Hotel, splendido cinque stelle affacciato sulla Riviera del Corallo, socio del gruppo.

Il tour ha preso il via con l’assaggio della rinomata cucina di Bruno a Fertilia, frazione del comune di Alghero, dove si parla veneto e gli abitanti sono, in buon numero, biondi con gli occhi azzurri. La spiegazione di questa particolare progenie sarda si trova nella storia. La cittadina nasce nel 1936 e nel dopoguerra ospita numerosi esuli di Istria e Dalmazia che diventano un microcosmo accanto a quello catalano di Alghero. La borgata viene dedicata a San Marco, le vie e le piazze, realizzate dalla scuola dell’architetto Piacentini, richiamano luoghi o avvenimenti storici del Veneto e della Venezia Giulia.

Ma torniamo a Bruno. Segni particolari: sorriso bonario e accattivante. Non è proprio algherese, nasce a Uri, a metà strada tra la cittadina catalana e Sassari; inizia da giovanissimo a lavorare nella ristorazione, già a 25 anni è titolare della Trattoria Sarda ad Alghero , nel 1965 inaugura in città, il primo ristorante Da Bruno, sostituito nel 1984 da quello di Fertilia.

Essere nato nell’interno dell’isola aggiunge al suo Dna di chef la capacità di cucinare le specialità di terra con la stessa maestria che esprime nelle ricette di mare e poi c’è la caccia. La passione venatoria di Bruno arricchisce la tavola di succulenti piatti: beccaccia al crostone, tordi con le olive, l’impareggiabile cinghiale alla barbaricina; senza dimenticare l’inimitabile agnello con le olive , gli gnocchetti alla Bruno e tutti i piatti a base di pesce fornito quotidianamente dai pescatori del luogo.

Bruno è affiancato dai figli Donatella e Gianni (nella foto) nella gestione dell’ impegnativo locale di Fertilia : aperto tutto l’anno, sede di prestigiose associazioni , luogo scelto da molti sposi per festeggiare il matrimonio e completato, in tempi più recenti, da un accogliente hotel arredato con mobili artigianali e tessuti sardi. Bruno, instancabile lavoratore, da alcuni anni ha aperto di fronte all’elegante porto turistico di Alghero il Nuovo Gourmand ( in precedenza il locale era nel moderno centro cittadino) un self service da asporto che permette di gustare piatti di cucina tipica anche ai diportisti.



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