LUOGHI
Boschi e foreste: una marea verde in espansione sulle Alpi

Presentato a Milano il nuovo Rapporto sullo stato delle foreste di Lombardia. Un’occasione per riflettere, dati alla mano, sul futuro di boschi e foreste, risorse naturali sempre più preziose

Boschi e foreste, ormai è ben noto, hanno un ruolo determinante per il nostro Pianeta e la nostra sopravvivenza. Conoscere l’esatta estensione e lo stato di salute di questi preziosi scrigni di biodiversità è dunque fondamentale per la loro corretta gestione. Stando ai risultati del Global Forest Resources Assessment 2015, ultima stima delle risorse forestali mondiali della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), la superficie mondiale ricoperta di boschi è di 3999 milioni di ettari, pari al 30,6 % della Terra. Di questi, circa 159 milioni di ettari si trovano in Europa (fonte: www.europarl.europa.eu) e, secondo le prime stime del terzo Inventario nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (fonte: Infc), circa 10,9 in Italia.
 
Le foreste lombarde
A Milano è appena stata presentata  l’ottava edizione del Rapporto sullo stato delle foreste di Lombardia, coordinato e redatto da Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che gestisce circa 23 mila ettari di foresta) e frutto di un capillare lavoro di ricerca e collaborazione tra enti forestali, Istat, Arpa, comunità montane, parchi e numerosi altri enti.  Dai dati raccolti è emerso che, al 31 dicembre 2014, la superficie boscata della regione ammontava a 624383 ettari, equivalente a circa il 7 % del territorio nazionale e al  26 %  della superficie regionale. Percentuale, quest’ultima, così ripartita:  79,2 in montagna,  33,3 in pianura e 17,3 in collina. Confrontando il dato con quello dello scorso anno è emerso che la superficie boscata regionale è cresciuta di 1572 ettari. Un incremento dovuto sia all’espansione naturale del bosco sia ad azioni di rimboschimento artificiale. Le provincie più ricche di foreste si sono confermate ancora quelle di Brescia (170502 ettari), Sondrio (115059 ettari) e Bergamo (114608 ettari), mentre sul gradino più basso del “podio” si trova la provincia di Lodi con 2727 ettari di boschi.
Nella graduatoria nazionale  la Lombardia figura al quarto posto in Italia, dopo Sardegna, Toscana e Piemonte (fonte: Infc) e la pianta più diffusa è il faggio.
 
Una rete per la gestione dei boschi privati
Durante il convegno è stato presentato anche un interessante progetto “pilota” per la gestione dei boschi privati in provincia di Sondrio, tramite la nuova formula dei contratti di rete. Molti dei boschi privati, soprattutto quelli  situati nelle zone più remote della provincia, versano in condizioni di abbandono. Se ben curati, questi boschi rappresentano serbatoi di biomassa (e dunque di energia) di grande valore.  Tutto è iniziato un paio di anni fa quando alcune imprese boschive della Bassa Valtellina hanno deciso di unire le forze con il duplice intento di limitare il fermo impresa invernale, ovvero quel periodo in cui le normali attività nei boschi si riducono al minimo, e di far fruttare l’enorme patrimonio boschivo privato per vari motivi inutilizzato. In sostanza: ciascuna ditta mantiene la propria identità e autonomia ma si presenta come parte di un sistema di imprese unitario con una progettualità comune e in grado di fare da collettore tra i proprietari dei boschi e superare il problema del frazionamento fondiario. Oggi l’associazione Pro Selva conta una decina di imprese e in molti guardano con interesse questa possibile nuova via di cooperazione.  (Cristina Zerbi - www.lastampa.it)



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