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Ritorno ad Acqui Terme, tra inaugurazioni, degustazioni al rinfresco, ospiti illustri e...

1 e 2) Si versa il Brut e in secondo piano... Matteo si Riposa / 3)”Attento signor Sindaco! E’ acqua!!!

Se devo dare un titolo a questo articolo nessun’altro sarebbe meglio appropriato di:

Le “mille sorprese” di due inaugurazioni di mostre ad Acqui, un rinfresco, tanti incontri, l’intervento di Monica, addetta stampa e...

Stavolta il rimpianto non va a ritroso nel tempo ricordandomi la giovinezza e il mondo dell’Arte, ma indietreggia solo di una manciata di giorni e il ricordo si ferma su quello splendido venticello che per due o tre giorni ha rinfrescato l’aria di un luglio afoso, da “brivido”, ma brivido... di caldo che leva il respiro.

Ma chi ha voglia di lasciare il fresco del condizionatore per mettersi in viaggio se poi come apri la portiera ti investe una ventata di aria calda! E c’è pure l’anteprima-calore da asciuga capelli del parrucchiere!

Ma un Picasso è pur sempre un Picasso e non c’è temperatura che tenga e nemmeno la tortura della messa in piega e purtroppo non tieni anche conto che se fai la tinta e poi esci sotto il sole che ti cuoce, anche la tintura finirà con il tinteggiare non solo i capelli, ma pure la camicia che presto diventerà di un bel castano scuro n°45!

Oggi è il grande giorno, quello che segue la presentazione dei due cataloghi, fatta in anteprima per la stampa, e che oggi si apriranno al pubblico con l’inaugurazione della mostra “Picasso segni dialoganti” al Liceo Saracco e “Menu arte con gusto” a Palazzo Robellini, ad Acqui Terme (AL).

Al termine seguirà il rinfresco nel cortile del Palazzo Comunale, anche se dire “rinfresco” in un tardo pomeriggio di luglio, davanti a salumi, formaggi, farinata e altri stuzzichini è anacronistico e ti salvi solo dove poi trovi Brut fresco, bibite e fresche acque frizzanti.

Il luogo dell’incontro è gremito di ospiti, maestranze, personaggi illustri, televisioni e giornalisti.

Mi si avvicina un’avvenente signora, statuaria, elegantissima, il portamento di donna di classe. Sorride e mi porge la mano salutando e ringraziando per “il bell’articolo” che ho fatto in occasione della recente presentazione dei due cataloghi. Riconosco quella sconosciuta signora seduta davanti a me durante la cena, e vista in altre manifestazioni, e scopro che è la dott.sa Cristina Antoni, responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia di Alessandria e Collaboratrice del Comune di Acqui Terme, colei che mi gira quasi quotidianamente i comunicati stampa. Mi sento impacciata, confusa e contemporaneamente felice che ... cosa... e come ho scritto sia piaciuto.

Anche il Sindaco arriva e mi saluta ringraziandomi.

Solitamente sia io che i miei colleghi, pur collaborando a testate tra le più prestigiose e a livello Nazionale e Internazionale, quando ci incontriamo lamentiamo che il più delle volte troviamo gente che ci invita e poi ci tratta come se tutto gli fosse dovuto e prima di congedarci ci ricordano di scrivere tanto e bene! Sorridendo, dico ai colleghi che a volte mi viene voglia di domandare scusa... per il disturbo e chiedere quanto gli devo per l’onore fatto.

...Ovvio che poi nessuno scrive! Spesso... scrivo, ma come e cosa... immaginatelo o leggetelo nelle mie rubriche!

1) Monica Borgatta e le modelle / 2)Giornalisti in attesa del taglio del nastro


Alla mostra si accede salendo una scalinata che attende l’arrivo del sindaco con il classico nastro tricolore teso, un gruppo di fotografi e... sorpresa! Alla cima scorgo Monica Borgatta, dell’Ufficio Stampa della Provincia di Alessandria, in abito da cerimonia. Elegantissima, al collo porta una stupenda collana indubbiamente degna del suo portamento e del ruolo che sta interpretando: in mano ha il cuscino su cui le mitiche forbici attendono di recidere il nastro dando inizio alla visita della mostra di Picasso. Mi sorride, scende a salutarmi: sorrido pensando che ha molta... professionalità, cosa che a molte altre addette stampa ho visto mancare...

Brava Monica!

1) Monica e le ragazze / 2) Samantha e le ragazze / 3)Samantha in posa all’ingresso

Su ogni gradino posa una giovane fanciulla sfoggiando dei gioielli che sono una anteprima della prossima mostra di gioielleria che ho “sentito dire” sarà in programma.

Giovani, carine, con tanta voglia di quel qualcosa che la loro giovane età riempie il cuore e la

mente di fantasia, speranza... prima che molti sogni, nel tempo, si infrangano sulla dura realtà della vita. E’ quel “Uno su mille” che canta Morandi.

Le osservo e le fotografo tutte, sono poco più che ragazzine. Percepisco la loro gioia, le loro emozioni, le sensazioni di essere al centro dell’attenzione: stanno vivendo un sogno, un attimo di popolarità e tutti gli occhi sono puntati su di loro. Mi intenerisco, mi emoziono, forse sto rammollendomi? Forse inconsciamente sto solo specchiandomi in loro: tutti siamo stati bambini, adolescenti, ragazzi e fanciulle piene di fantasia e di speranze.

Qualcuno accenna a “posare”, qualcuna resta immobile, statica, rigida: sorrido pensando che con il tempo si smalizieranno e impareranno i trucchi delle modelle e chissà che qualcuna non diventi importante! Auguri ragazze!

1) Samantha posa per il mio clic! / 2) E per altri / 3) “Non stringere troppo! Attento alle coronarie!!!”


Salendo passo accanto a loro e accenno un sorriso: non lo sanno, ma è il mio modo di augurargli -buona fortuna-, poi scorgo in cima una, non certo ragazzina, ma in quell’età che si dice che una donna è sensuale, sexy, attraente, ha fascino. L’atteggiamento è di chi sa fare il mestiere della fotomodella. Maliziosamente, ma non con volgarità, anzi, con quel pudore che rende tutto ancora più stuzzicante, la mano scosta appena il lungo abito scoprendo un lembo della gamba in una posa che affascina, ma non eccita... se non sei un maniaco o un perverso, ma a quelli fuma il cervello anche solo vedere un’opera d’arte come “Le tre grazie” del Canova, o “La Venere” del Botticelli e maledicono quella foglia che non cade!

Scatto foto e lei... mi sorride!

Salgo continuando i clic e quando le sono accanto... mi chiama per nome!

Un attimo di sorpresa e poi...

Accidenti! Ma è Samantha, una più che cara amica da una vita! Baci e abbraccio di chi non si vede da un pò, esattamente dal Palio di Asti dello scorso anno perchè lei è Samantha dello “Studio Principessa Valentina” di Asti, la mia città, che si occupa di mostre ed eventi storici, culturali, teatrali ed enogastronomici con menù medioevali, ma è anche una scuola e agenzia di spettacolo, un centro studi storici, modisteria e sartoria. E’ il più storico dei borghi astigiani grazie al padre Sergio Panza storico del Medioevo e della madre Maria Teresa Perosino, che oltre ad essere anche lei una storica è anche Rettore del Rione San Silvestro.

Finalmente il taglio del nastro e si entra.

Purtroppo della mostra non ho molte immagini da farvi vedere, nè quelle più significative delle opere dell’illustre Maestro perchè è vietato fotografarle, se non presentandole nel contesto delle sale di esposizione e con i visitatori! Per questo ho dovuto puntare sull’insieme della giornata e farvi partecipi delle mie emozioni e perchè scrivere la storia di Pablo Picasso mi sembra persino ridicolo, di lui si è scritto tutto e di tutto, basterà cliccare in internet!

Che vi potrei dire che già non sappiate, o troviate in “fotocopia” in ogni sito!!!

Sono quattro piccole sale, la ressa è tale che mi manca persino l’aria! Se anche mi venisse un malore non cadrei a terra, ma verrei “trasportata” dalla marea incredibile di gente che spinge, avanza!

1 e 2) la presentazione


1 - 2 e 3 visitatori in contemplazione


Impossibile scattare foto a schiene e teste, attendo quegli attimi di meno afflusso.

Soffro di claustrofobia e non scorgo l’uscita. Un pò agitata comincio a sudare. Cerco spazio finche non trovo l’uscita, ma anche fuori il caldo è micidiale.

Per fortuna a distrarmi arriva Samantha e mi chiede se mi fa piacere fotografarla. Eccome no! Scatto e scatto: da sola, con i “maschietti” che vogliono farsi fotografare con lei, in posa davanti al quadro della locandina.

Mi si avvicina un signore molto distinto, elegante e riconosco il gentleman che al termine della cena di presentazione dei cataloghi mi saluta con il baciamano. Scopro che è Beppe Ricci, un noto pittore di Orsara Bormida (AL), con all’attivo mostre in Italia e all’Estero e opere in permanenza in una galleria del Principato di Monaco. Gli confesso il mio imbarazzo al baciamano di quella sera, perchè in quel momento mi ha ricordato un carissimo amico, il

prof. Gianluigi Marianini, anche lui Cavaliere Templare come me, e sempre ospite alle mie

manifestazioni, con la gentile consorte donna Ornella Forlani (figlia del noto ministro).

Ci spostiamo tutti per l’inaugurazione dell’altra mostra “Menu con gusto” a Palazzo Robellini. In attesa dell’arrivo del sindaco per l’inaugurazione, scambio qualche parola con un simpatico collega del giornale “L’Ancora”, un settimanale alessandrino. Ripercorro le sale

1) Il pittore Beppe Ricci / 2) interno mostra 3) Cristina Antoni (a destra)


e fantastico davanti ad alcuni menu veramente originali e molto antichi.

Quante storie avrebbero da raccontare quei pezzi di carta con il pranzo di ricchi signori, nobili o eventi. Fortunatamente tutti eventi speciali, momenti di festa, ricorrenze.

Collezionisti d’arte, organizzano mostre per il Rotary Club di Acqui Terme.

Adriano Benzi e la moglie Rosalba sono veramente cortesi, vorrei scambiare qualche parola per conoscerli meglio e scrivere di più, scoprire quali altre collezioni possiedono, come è nata questa passione, ma anche qui l’afa annebbia i pensieri e la volontà, ma prendo l’impegno di tornare da loro in... tempi migliori e lo farò presto.

Intanto arriva il Sindaco di Acqui Terme, Enrico Silvio Bertero che prende la parola e inizia l’apertura ufficiale della mostra. Poi si susseguono gli interveti dei vari sponsor e il pubblico inizia la visita alle sale allestite con antichi menù.

1 - 2 - e 3) Inaugurazione mostra “Menù con gusto


Al termine della visita si attraversa la piazzetta e si entra nel cortile del Palazzo del Comune dove ad attendere gli ospiti c’è il rinfresco.

La parola “rinfresco”, mi evoca alla mente bottiglie di fresca acqua, bibite rinfrescanti! Evviva questo angolo di refrigerio.

Mentre attraverso il cortile mi viene incontro un signore sorridente che mi porge la mano, è il patron del ristorante dell’Enoteca, anche lui mi ringrazia per l’articolo!

Ma guarda un pò in che località sono finita? C’è ancora qualcuno così “intelligente” da

ringraziare... se gli facciamo un favore? Pensavo fosse una razza estinta.

A dire il vero è opera di Monica! Mi ha fatto da ottima segretaria e pubblicitaria! Devo alla sua correttezza, professionalità e “intelligenza” l’aver fatto circolare l’articolo.

Già, “intelligenza”!

Spesso la gentilezza è solo “intelligenza” camuffata da cortesia, è comunque professionalità, correttezza, educazione, rispetto. Costa nulla, ma apre anche le porte dell’impossibile! Ma non tutti la sanno usare! Altre volte è pura cortesia, gentilezza che è nel DNA. Poco importa quale delle due siano le origini, basta saperle riconoscere ed assecondare entrambe e poi agire di conseguenza.

Monica pare possederle tutte: ottima scelta e fortuna per la Provincia di Alessandria!

Anche qui ci sono molti invitati, ma all’aperto e sotto gli ombrelloni del servizio, si resisterebbe anche davanti ad un piatto di polenta.

Scherzavo! Opterei per un fresco gelato!

Cerco di fotografare qualcosa, ma avvicinarsi è sempre un’impresa disperata! Troppo buoni quegli stuzzichini e anche se il personale del Ristorante dell’Enoteca passa ininterrottamente con i vassoi colmi, in un attimo si svuotano: segno che chi cucina sa fare il suo mestiere!

Non assaggio comunque nulla, troppo caldo leva l’appetito, però mi ubriaco di fresca acqua frizzante.

E poi via, si torna a casa, ma portando nel cuore gli incontri e nella mente una giornata stupenda tra mille emozioni, opere d’arte impagabili e un allestimento che ben ha fatto da cornice alle opere di un Grande dell’Arte, Pablo Picasso e al suo celebre dipinto “El pintor y su modelo”, qui esposto e per la prima volta in Italia!

Arrivederci Acqui Terne. E ai lettori dico di ricordate che siete i benvenuti in questa città del Piemonte, dove bellezza e arte vanno a pari passo con le cortesia!


testo di Alexander Màscàl - foto di Matteo Saraggi e Alexander - ASA


 



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