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Itinerari didattici “Progetto Scuola” EXPO

Il vino ad Expo non è solo un prodotto. Rappresenta anche un made in Italy che si occupa di cultura e formazione: nel “Progetto Scuola” di Expo2015 ci sono anche gli Itinerari didattici del Parco “Orme su La Court” tra le vigne di Chiarlo in Piemonte

Il vino all’Expo non è solo il prodotto chiamato ad essere fiore all’occhiello e simbolo del Belpaese. Rappresenta i territori, vanto e leva sociale, economica e turistica italiana, ma anche un made in Italy che si occupa di cultura e formazione, a partire dai più piccoli. E sono in molti, nell’opinione pubblica, ad auspicare che proprio l’Esposizione, dedicata al tema dell’alimentazione, sia l’occasione per inserire concretamente l’educazione alimentare nelle scuole. Proprio per le scuole italiane e straniere, Expo2015 ha messo a punto il “Progetto Scuola”, nel cui circuito sono entrati ufficialmente a far parte anche gli Itinerari culturali e didattici del Parco Artistico “Orme su La Court” (www.lacourt.it), che da Milano, conducono tra le vigne della migliore Barbera della celebre cantina Michele Chiarlo in Piemonte, costellate di opere d’arte ed installazioni. A pochi passi da Expo, gli studenti di tutte le scuole, dalla Primaria all’Università, possono scoprire, accompagnati dagli esperti, uno dei distretti del vino più famosi d’Italia, le Langhe, il Roero ed il Monferrato, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, terroir di Barolo, Barbaresco e Barbera, attraverso percorsi didattici legati al patrimonio artistico, paesaggistico ed enologico del territorio ed ai suoi protagonisti: viaggiando nel mondo delle fiabe di Lele Luzzati, di cui il Parco ospita molte opere, ma anche dell’arte pop di Ugo Nespolo, attraverso la sua “Porta sul Vigneto” al Parco; ascoltando il racconto delle tradizioni enogastronomiche locali e “dialogando” con i piemontesi che hanno lasciato un’impronta, da Cesare Pavese a Beppe Fenoglio; studiando, infine, il paesaggio rurale, i suoi uomini e la terra.
“Il progetto si chiama “La Court is operating for the Expo Milano 2015 project” (“La Court è operativa per il progetto Expo Milano 2015”) - spiega Laura Botto Chiarlo a WineNews - e per tutta la durata dell’Expo sarà presente sulla bacheca online del “Vivaio Scuole”. Le scuole che visitano l’Esposizione potranno terminare il percorso venendo da noi e partecipando ai nostri itinerari ed ai laboratori incentrati sul gusto, sul territorio, sulla cultura, sull’arte, sull’architettura, in base ai temi proposti da Expo e che noi abbiamo scelto: “Nutrire il pianeta: cibo come sostentamento piacere e condivisione” e “Patrimonio artistico culturale paesaggistico nutrimento per l’ anima. La qualità del territorio per le generazioni future”. La vera forza del progetto - aggiunge - è il pool di esperti che hanno lavorato assieme e con noi a questo progetto, volto al futuro, guardando ai giovani. Che arrivino per Expo o per altre vie, il nostro compito è appassionarli e lasciare loro in eredità un patrimonio da salvaguardare legato al territorio e alla cultura locale, che è Patrimonio dell’Umanità, non nostro dunque ma di tutti, e che dobbiamo mantenere intatto, bello e rigenerarlo”.
“Vivaio Scuole” è il progetto di cui fanno parte gli Itinerari al Parco Artistico “Orme su La Court”, e con il quale vengono declinate le tematiche generali dell’Expo, e, in base al protocollo di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Esposizione, il Padiglione Italia organizza uno spazio adeguato che permetta al sistema scolastico nel suo complesso di evidenziare il valore progettuale che docenti e studenti esprimono e producono sui temi dell’Esposizione (http://www.progettoscuola.expo2015.org/progetto-scuola/vivaio-scuole - http://www.padiglioneitaliaexpo2015.com/it/iniziative/vivaio-scuole).
A mettere a punti gli itinerari didattici del Parco Artistico, un pool di professionisti - dal professor Giancarlo Ferraris, direttore artistico del Parco, a Michela Scaglione, dottore di ricerca e cultore della materia al Dipartimento di Scienze per l’Architettura della Scuola Politecnica di Genova, da Giulia Pellegri, ricercatore strutturata al Dipartimento di Scienze per l’Architettura della Scuola Politecnica di Genova, ad Annalisa Conti, vice presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio Unesco, da Roberto Cerrato, presidente dell’Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero-Monferrato, a Francesco Fassone, scenografo vice-presidente Craft-Centro ricerca arte formazione teatro, da Valerio Oldano regista e videomaker dell’Accademia Nazionale Cinema di Bologna, a Omar Pistamiglio dell’Accademia Albertina di belle arti di Torino, passando per architetti, paesaggisti, project manager e studiosi - con la famiglia Chiarlo e l’Associazione “Orme su La Court” Parco Artistico nel Vigneto a Castelnuovo Calcea, che hanno voluto progettare e proporre ai responsabili di Expo un progetto per formare giovani che amino il territorio, lo sappiano apprezzare e conoscano il valore del suo patrimonio artistico e paesaggistico. (www.winenews.it)

 


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