QUALITA'

Alimentare: via libera al regolamento europeo per il “prodotto di montagna”

In Gazzetta Ufficiale europea la norma che detta le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità sui prodotti agroalimentari realizzati in altura. Per la Cia si tratta di un regolamento positivo.
 
Prende corpo il “Pacchetto qualità”, ovvero quel complesso di regolamenti comunitari tesi ad ampliare i marchi di tutela delle produzioni agricole e alimentari. Oggi è il turno del “prodotto di montagna”. Infatti è stato pubblicato il regolamento delegato della Commissione numero 665/2014 che completa il regolamento Ue numero 1151 del 2012, e che stabilisce le condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità dei prodotti realizzati in altura. Lo rende noto la Cia-Confederazione italiana agricoltori che spiega come tra una settimana sarà operativa questa nuova opportunità per una vasta gamma di produzioni italiane.
Prosciutti, insaccati, carni, formaggi stagionati, latticini, frutta, legumi e mieli prodotti in aree montuose, potranno dunque fregiarsi del nuovo marchio europeo d’origine e tutela “prodotto di montagna”. Ovviamente -prosegue la Cia- tali produzioni approderanno sul mercati solamente se rispettosi di rigorosi parametri imposti dal regolamento europeo, uscito oggi in Gazzetta Ufficiale.
Ad esempio nel caso degli allevamenti, gli animali non solo dovranno aver trascorso almeno gli ultimi due terzi del loro ciclo di vita in aree di altura, ma dovranno essere stati alimentati con almeno il 50 per cento di mangimi prodotti in montagna.
Secondo la Cia questo regolamento, che è da considerarsi positivo, si inserisce dentro un più vasto paniere di norme tutte tese alla trasparenza, alla chiarezza e alla tracciabilità delle produzioni agricole e alimentari, con un tangibile vantaggio per produttori e consumatori. (www.cia.it)

 


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