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PICCOLI FRUTTI: DAL CONGRESSO IOBC LE LINEE PER LA DIFESA SOSTENIBILE

Si è chiuso in Trentino il congresso IOBC dedicato interamente alla difesa dei piccoli frutti

115 congressisti, 19 paesi, tre giornate di lavori, 8 sessioni con 38 presentazioni e 26 posters. Sono i numeri del congresso internazionale IOBC sulla difesa dei piccoli frutti ospitato nei giorni scorsi dalla Fondazione Edmund Mach nella sede periferica di Vigalzano.
Un evento di notevole spessore scientifico promosso dalla Organizzazione mondiale per la lotta biologica e integrata in collaborazione con la Fondazione Mach, il centro di sperimentazione di Laimburg, il mondo produttivo locale e il progetto Lexem dedicato alle specie aliene invasive.
Focus congresso: malattie dei piccoli frutti e strategie innovative per il controllo. Al congresso di Pergine, che segue gli incontri a Ismir (Turchia), Budapest (Ungheria), Avignone (Francia), East Malling (Gran Bretagna) si è parlato di nuove patologie dei piccoli frutti, come ad esempio, Erwinia pyrifoliae su fragola, ritrovata per ora solo in Olanda, e delle possibilità di controllo delle malattie fungine, sia mediante fungicidi convenzionali, che con preparati biologici (es.Trichoderma harzianum) e prodotti a basso impatto come il bicarbonato di potassio.
Drosohphila Suzukii: sotto la lente i sistemi di difesa più efficaci. Il tema Drosophila Suzukii è stato trattato da 16 presentazioni su 38. I lavori hanno riguardato la biologia dell’insetto, il controllo con insetticidi e con formulati a basso impatto e le relative modalità applicative come i microsprinkler. Focus soprattutto sul controllo biologico (con prove di rilascio di parassitoidi pupali, per ora in ambiente protetto, mediante tecniche innovative), sul controllo con reti antinsetto, mediante tecnica di cattura massale e lo sviluppo di attrattivi sempre più efficaci. La Fondazione Mach ha illustrato lo stato di avanzamento di ricerche e sperimentazioni orientate, in particolare, alla identificazione delle sostanze volatili emesse sia dai frutti che dalle esche ritenute al momento più efficaci (quali ad esempio Droskidrink), ma anche alle possibilità di sfruttamento degli Imenotteri parassitoidi indigeni identificati nel corso dell’attività 2012-2013 in Trentino. Il congresso però ha riguardato anche altri insetti dannosi che continuano a richiedere grande attenzione da parte dei produttori: l’antonomo del lampone e fragola, Anthonomus rubi, il verme del lampone, Byturus tomentosus, l’Oziorrinco e i tripidi della fragola.
Miglioramento genetico dei piccoli frutti. Infine, si è parlato anche dell’attività di miglioramento genetico condotto dai ricercatori della Fondazione Mach volto a individuare nuove varietà di lampone e mirtillo tolleranti rispetto ai principali patogeni e insetti.
Premi per lo sviluppo di strategie di difesa che riducono l’input chimico. Durante il meeting sono stati premiati dal Comitato Scientifico con l'Excellence in IPM Award due lavori che più di altri hanno contribuito allo sviluppo e trasferimento nella pratica di strumenti e strategie innovative in grado di ridurre l'impiego di prodotti chimici: uno relativo ad una prova per valutare l’efficacia di parassitoidi pupali di D.suzukii, presentato dalla ricercatrice francese del Ctifl Yannie Trottin e l’altro concernente la possibilità di diffusione di Gliocladium catenulatum, fungo antagonista di Botrytis cinerea su fragola, mediante Bombus terrestris impiegato quale vettore, presentato dal ricercatore Tom Van Delm, del Research Centre Hoogstraten, in Belgio. Per la qualità ed il carattere innovativo dei lavori presentati il Comitato Scientifico ha premiato anche Stine Kramer Jacobsen, della University of Copenhagen (Danimarca), per un lavoro sul comportamento di predatori generalisti e specializzati di Tetranychus urticae su fragola, in un sistema di interazione con i funghi entompatogeni e Giovanni Benelli, dell’Università di Pisa, per un lavoro di revisione e possibilità applicative nell’IPM della comunicazione sessuale in specie di Ditteri Tephritidae nocivi ai piccoli frutti. http://goo.gl/3FWY2D


Silvia Ceschini
Responsabile dei rapporti con i media
Servizio Sistemi Informativi, Organizzazione e Comunicazione
Fondazione Edmund Mach
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