LA VITA DELLA VITE

Gli Agronomi di SATA illustrano un nuovo modo di concepire l’efficienza aziendale attraverso l’analisi della filiera. Un metodo che analizza il processo produttivo passo passo, per fornire direttamente all’Azienda uno strumento efficace e rapido, ma anche preciso, oggettivo e puntuale. L’Azienda può così capire a che livello di qualità del lavoro, organizzazione interna e attenzione per l’ambiente si sta muovendo, sia direttamente, analizzando il risultato del monitoraggio applicato alla propria realtà, sia grazie al confronto con un ampio database di altre Aziende: da questi presupposti nasce LEAVES di SATA

LEAVES, QUANDO UN VINO DI QUALITÀ NASCE DA EFFICIENZA AZIENDALE E RISPETTO DELL’AMBIENTE

Una nuova mentalità si fa strada nel settore vitivinicolo: per produrre qualità non è più sufficiente conoscere i fattori produttivi ed impegnarsi per attuare le migliori strategie agronomiche o enologiche, l’Azienda deve essere anche in grado di monitorare meglio la propria operatività, in modo da avere sotto controllo tutto il processo ed i risvolti economici ed ambientali, nonché che le ripercussioni qualitative delle proprie scelte. Per evitare dispersioni di tempo e deriva verso eventi indesiderati, per rendere sicuro e dinamico il processo (anche nell’eventualità di necessarie correzioni di rotta) è necessario disporre di costante ed approfondita conoscenza di quanto stia realmente succedendo nei diversi punti della filiera. E’ un approccio che supera il pur necessario processo di controllo, spesso adottato e certificato, attraverso il quale si verifica che i processi siano rispettosi di un programma rigidamente stabilito.
Il metodo LEAVES (LIVELLO DI EFFICIENZA AMBIENTALE VITICOLA ED ENOLOGICA DI SATA) prende spunto dalla possibilità, e necessità, di scegliere di volta in volta la il percorso operativo più idoneo: lavoriamo sotto il cielo, gli eventi sono mutabili e le risposte devono essere tempestive, tuttavia non sempre si tiene traccia nel tempo dell’efficacia di tali azioni e di conseguenza si rischia di perderne di vista l’utilità, la qualità e l’efficienza. L’immagine della propria efficienza può talvolta essere nebulosa, parlare di strategie in termini generali può disorientare nelle scelte operative e spesso ci si consola giustificando forzatamente l’organizzazione aziendale interna o il proprio gruppo di lavoro. In queste situazioni, cause o meriti di successi od insuccessi possono essere attribuiti a fattori che invece non sono così determinanti. È indispensabile attribuire alle scelte ed alle operazioni un giudizio affidabile, ripetibile e quindi confrontabile per diverse situazioni operative e negli anni, per fornire all’Azienda un valore chiaro e non un’immagine confusa riguardo a come sta operando.
Aziende medio grandi, se troppo impegnate a dover controllare l’insieme delle loro molteplici attività, possono perdere di vista i dettagli di filiera, quindi possono ritrovarsi a fine anno con carenze qualitative, senza capire per quale motivo si siano generate o in quale fase della produzione vi sia una falla. Ma anche piccole Aziende, se puntano alla qualità elevata, possono aver bisogno di uno strumento oggettivo che permetta di focalizzare l’attenzione sui singoli passaggi delle produzione, individuando con precisione eventuali manchevolezze registrate lungo la stagione nell’operatività aziendale. Infine, nessuna Azienda può oramai produrre senza avere la benché minima conoscenza dell’impatto ambientale delle proprie operazioni e quindi un mezzo che permetta puntualmente di monitorare le ripercussioni delle scelte operative sull’ambiente diviene complemento indispensabile per sapere come effettivamente ci si sta muovendo. Lo Studio Agronomico SATA sta lavorando, primo in Italia per il settore vitivinicolo, in collaborazione con la Winemakers’ Federation of Australia, al fine di produrre un software italiano per il calcolo dei gas serra prodotti dal processo vitivinicolo. Ma, prima di approfondire questo particolare aspetto relativo all’impatto del processo produttivo sull’ambiente, l’Azienda deve ovviamente conoscere a fondo il proprio processo produttivo e per questo nasce LEAVES di SATA.
LEAVES è uno strumento che analizza quasi 150 voci delle filiera vite, dall’impianto del vigneto alla vendemmia, suddividendole in categorie. Per ciascuna di esse vengono assegnati più punteggi, che esprimono il valore qualitativo e ambientale delle operazioni che fanno parte della categoria. Successivamente, tutte le voci vengono ponderate attraverso coefficienti che tengono conto del peso effettivo di quel passaggio sulla qualità attesa dell’uva o sull’ambiente. La media ponderata delle voci di ciascuna categoria diventa il “voto” assegnato all’Azienda. Ad esempio, l’utilizzo del diserbo per gestire le erbe sottofila può essere efficace da punto di vista della qualità del lavoro, pessimo per l’impatto ambientale, ininfluente o quasi sulla qualità dell’uva; la corretta gestione in verde della pianta (voce a sua volta composta da numerosi indicatori riguardo alla qualità e tempestività degli interventi che si ripetono nel corso dell’anno) incide sulla qualità del lavoro e dell’uva, poco o nulla sull’ambiente (salvo ovviamente il fatto che una buona gestione in verde riduce le condizioni di rischio verso determinati patogeni e quindi di riflesso agevola la lotta diminuendone l’impatto ambientale).
Si genera così un grafico a stella (proprio come quelli utilizzati per illustrare le caratteristiche di un vino), che rappresenta l’analisi approfondita della qualità dei lavori e dell’impatto ambientale dell’Azienda. L’Azienda può analizzare a fondo i punti deboli della propria filiera e, di conseguenza, riparare in modo mirato ed efficace ad eventuali carenze, verificando di anno in anno l’efficacia delle sua azioni. Il passo successivo sarà, ovviamente, porre l’attenzione alle dinamiche ambientali, attraverso lo strumento per il calcolo dell’impronta ambientale vitivinicola, di cui tratteremo approfonditamente in altra occasione. Riportiamo ad esempio la porzione di scheda relativa alla preparazione e all’impianto del vigneto e, più sotto, alcuni grafici a stella che indicano come le Aziende stanno lavorando e su quali punti deboli si dovrà agire.

Di seguito alcuni esempi di grafici a stella:
Q% (la riga blu) rappresenta la qualità delle operazioni aziendali, A% (la riga fucsia) rappresenta il livello di rispetto dell’ambiente.

Esempio di grafico a stella che rappresenta un’Azienda dove sono stati fatti male i lavori di impianto dei nuovi vigneti (in particolare per l’aspetto ambientale, analizzando le singole voci della categoria, si risale a che non era stato fatto riposo né sovescio pre-impianto), ma poi la gestione della vite, in inverno e in estate, è praticamente perfetta.



Esempio di Azienda dove quasi tutte le operazioni sono eseguite a un livello di qualità “mediamente basso



Esempio di Azienda dove si gestisce bene il suolo, ma dove viene trascurata la gestione in verde, poco tempestiva ed accurata. Nonostante ciò, le uve sono state raccolte molto sane e l’impatto ambientale è minimo.

Testo a cura:
Dott. Agr. Marco Tonni marco.tonni@agronomisata.it
Dott. Agr. Pierluigi Donna pierluigi.donna@agronomisata.it



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