LA BORSA DELLA SPESA
A cura di ENZA BETTELLI [ asa.web@asa-press.com ]


L’ARANCIA

La coltivazione delle arance è stata introdotta dagli Arabi in Sicilia, la regione che oggi fornisce la quasi totalità dei frutti richiesti dal nostro mercato. L’arancia è ricca di vitamina B, C e anche di A, preziosa per la pelle e lo scheletro. Da un’arancia media si ricavano circa 8 cucchiai di succo e 2 cucchiaini di scorza grattugiata. Il peso è di 180-200 g e le calorie sono 34 per 100 g di polpa.
Il suo gusto acidulo e delicato allo stesso tempo è molto versatile anche con le preparazioni salate. Si può infatti abbinare ai pesci a carne bianca, ai crostacei e alle verdure (soprattutto asparagi, carote e insalate verdi) per aromatizzarli delicatamente e alla carne di pollo e quella di maiale per alleggerirle.
Le arance sono presenti sul mercato per tutto il periodo invernale e oltre e sono suddivise in due grandi categorie: le arance bionde e le arance rosse.
Arance bionde: Navel, Washington, Washington Navel e Valencia con provenienza Italia (soprattutto Sicilia) e Spagna. Si utilizzano prevalentemente per le spremiture e le pezzature più diffuse sono quelle intermedie.
Arance rosse: Tarocco Nocellare, Sanguinello, Moro con provenienza Italia (Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata). L'arancia sanguinello è un pochino in ribasso, perchè alcune piantagioni in Sicilia sono state convertite a Tarocco, sicuramente più richiesto e più redditizio. Le arance rosse vengono utilizzate prevalentemente come prodotto da tavola, perchè la loro polpa è particolarmente saporita.
Con la definizione Arancia rossa di Sicilia vengono classificate alcune varietà di arance a Indicazione Geografica Protetta (IGP) e in particolare Tarocco, Moro e Sanguinello coltivate esclusivamente in alcuni comuni delle province di Enna, Catania, Siracusa e Ragusa. Le arance hanno sapore dolce e si presentano con buccia di colore arancio acceso con sfumature rossastre più o meno intense a seconda delle varietà e del periodo di raccolta.


ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Le arance migliori devono essere pesanti, con il picciolo fresco, la scorza lucida e sottile.
Per la tavola si utilizzano i frutti di pezzatura maggiore e le altre per la spremitura poiché più le arance sono piccole più sono succose. La scorza di quelle più grosse, infatti, è particolarmente fibrosa e tende a ritenere del liquido, a prescindere dalla qualità e dalla tipologia del prodotto. Conservate le arance in un ambiente fresco, non necessariamente in frigorifero, ma tenete presente che più a lungo le conservate minore sarà il loro contenuto vitaminico. L’arancia è comunque un frutto resistente e si può tenere per parecchi giorni anche a temperatura ambiente, se non troppo calda.


QUANTO COSTA

(Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)

Il prodotto nazionale è assolutamente prevalente in Mercato, e copre una quota di circa il 90% del totale complessivo. Le pezzature sono molto varie e vanno dalla "calibro 10" (la più piccola, esclusivamente usata per le spremiture) sino alla "calibro 2" (la più grande, destinata solo per la tavola). Le misure più diffuse sono comunque quelle intermedie (calibro 8 e calibro 6), poichè consente al consumatore medio un utilizzo sia per la tavola come per le spremute. Il prezzo, ovviamente, dipende dalla dimensione e dalla qualità del prodotto, ma in media si possono considerare circa 0,35 €/kg per una arancia Navel piccola "calibro 10" di seconda sino ad 1,40 €/kg per una tarocco di grosse dimensioni "calibro 2".

L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 per acquisti per un quantitavo minimo di una cassetta.


IN CUCINA
Per spremere le arance con facilità tenetele a temperatura ambiente per almeno una decina di minuti oppure fatele rotolare sul tavolo tenendo il frutto leggermente premuto con la mano aperta. Se volete ottenere ancora più succo immergete l’arancia per qualche istante in acqua calda. Per gustarlo al meglio e per approfittare delle sue benefiche virtù il succo va bevuto appena spremuto; eventualmente congelatelo e lasciatelo scongelare in frigorifero prima di berlo. Se invece lo congelate nella vaschetta del ghiaccio otterrete dei cubetti da aggiungere alle bibite per rinfrescarle senza annacquarle.
Per pelare a vivo un’arancia appoggiatela sul tagliere e asportate la scorza con un coltello ben affilato, prelevando anche la parte bianca e mettendo allo scoperto la polpa. Potete poi tagliare l’arancia a fettine rotonde oppure separare gli spicchi inserendo il coltello verticalmente tra la polpa e la pellicina per staccarli.
Se dovete utilizzare la scorza preferite le arance biologiche che non sono trattate con prodotti chimici. Nel dubbio lavatele con acqua corrente e uno spazzolino o, se preferite una pulizia davvero a fondo, con sapone di Marsiglia, sciacquando poi con cura e asciugando il frutto. Asportate la scorza con l’aiuto di un pelapatate, prelevando solo la parte colorata dato che quella bianca è amara. Per grattugiarla è meglio la grattugia di plastica. Le scorze essiccate nel forno a 200°C, stese sulla placca rivestita con carta forno, sono adatte per profumare i dolci, lo zucchero e la farina: polverizzatele prima di unirle a creme e impasti o inseritele a pezzetti nei contenitori. Se utilizzate la scorza a striscioline come guarnizione fatele prima sbollentare per un paio di minuti in acqua a leggera ebollizione, poi scolatele e asciugatele.


Cookie & Privacy Policy