LA BORSA DELLA SPESA
A cura di ENZA BETTELLI [ asa.web@asa-press.com ]


Il fungo agarico coltivato

E’ conosciuto come cardoncello ma il suo nome scientifico è Pleurotus eriyngii e cresce spontaneo quasi esclusivamente nelle nostre regioni meridionali. Ha carne bianca, soda, asciutta e gustosa molto apprezzata dai buongustai che però devono accontentarsi di cucinarlo in primavera e in autunno, cioè nei periodi in cui è reperibile. Recentemente però è stato immesso sul mercato l’agarico coltivato, reperibile tutto l’anno, provenienza Corea dove la tradizione dei funghi coltivati ha decenni di esperienza. Il fungo ha la stessa consistenza di quello selvatico, pesa da 70 a 100 g, è alto una decina di cm e a differenza di quello selvatico ha gambo molto grosso e cappello poco sviluppato.

SCELTA E CONSERVAZIONE
I funghi devono essere sodi, con il cappello integro e fresco anche ai bordi. Tuttavia questi funghi si conservano molto bene fino a un paio di settimane circa in frigorifero nello scomparto per gli ortaggi in un sacchetto di carta o in quello apposito per i vegetali. Gli agarici coltivati, anche dopo parecchi giorni, restano perfettamente sani, non perdono la loro consistenza ma diventano solo un po’ più elastici e il cappello si asciuga.

QUANTO COSTA
Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it.

Gli agarici coltivati coreani sono venduti in confezioni da 400 g e da 2 kg ma nei negozi al dettaglio, dove la distribuzione è iniziata in questi ultimi tempi, sono reperibili anche sfusi a peso.

Il loro prezzo Mercato all’Ingrosso di Milano è di 9-10 euro al kg.

L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito al pubblico ogni sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.

IN CUCINA
L’agarico coltivato è ancora più facile da preparare di quello selvatico perché i funghi vengono venduti perfettamente puliti ed essendo sempre sani non c’è scarto. Eventualmente si possono passare con una pezzuola bianca inumidita per asportare la polvere.
L’agarico è molto versatile in cucina e si può cucinare in moltissimi modi. Affettato è ottimo fritto, sia passato semplicemente nella farina, sia impanato o avvolto nella pastella. Trifolato è un eccellente contorno e diventa la base per pasticci e sformati da cuocere in forno con altre verdure.
Normalmente prima di affettarlo si taglia a metà poiché è piuttosto alto, però lo si può lasciare intero quando è utilizzato per preparazioni al forno.


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