LA BORSA DELLA SPESA
A cura di ENZA BETTELLI [ asa.web@asa-press.com ]


Una rosa nel piatto

Sembra quasi un controsenso utilizzare questo piccolo capolavoro di bellezza per cucinare, e in effetti non è che ci si possa aspettare dei grandi risultati gastronomici. Però qualche petalo di rosa usato come decorazione di dolci e gelati o anche per zuppe e pietanze delicate dona loro un piccolo tocco di raffinatezza.
Naturalmente non tutte le rose si possono utilizzare in cucina, non perché non siano commestibili ma perché quelle vendute dai fiorai sono state abbondantemente trattate con prodotti chimici in modo che si mantengano belle e durino più a lungo. Se sono selvatiche e sono state colte in montagna in luoghi dove sicuramente non hanno subito trattamenti, o se le si coltiva nel giardino o sul balcone di casa senza spruzzarle con prodotti chimici allora sicuramente si possono utilizzare in cucina senza problemi.
La rosa è un arbusto perenne e piuttosto diffuso. Originario di Europa e Asia, se ne conoscono circa 150 specie e numerose varietà che a loro volta sono state sviluppate in numerosi ibridi. Dai petali della rosa si estraggono essenza ed aromi utilizzati in cosmetica, profumeria e pasticceria oltre che in medicina per le proprietà digestive, astringenti e antinfiammatorie.

ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Come già detto, la rosa è commestibile se la pianta non ha subito trattamenti chimici o se, comunque, l’ultimo trattamento risale ad almeno un paio di settimane prima, meglio ancora se le settimane sono tre o più. Infatti, solo con il tempo si annullano i dannosi effetti dei prodotti utilizzati.
Le rose si possono utilizzare in cucina anche se sono leggermente appassite, ma i petali debbono essere sani, senza macchie e senza parassiti.
In casa i fiori si conservano immergendo i gambi in un vaso con abbondante acqua che va cambiata una volta al giorno. E’ inoltre d’aiuto accorciare i gambi prima di mettere i fiori nel vaso con l’acqua pulita poiché rinnovando il taglio potranno assorbire meglio l’acqua necessaria per la loro durata.
Il periodo di massimo fulgore della rosa è tra maggio e giugno, e sarebbe meglio non fosse coltivata in serra.

QUANTO COSTA
(Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - www.mercatimilano.it)

Va precisato che le rose vendute normalmente al Mercato dei Fiori NON sono commestibili poiché i trattamenti vengono effettuati fino al momento in cui i fiori vengono colti. Le rose sono vendute in confezioni, ciascuna delle quali contiene 6-7 vaschette con 4-6 fiori ciascuna, a seconda delle dimensioni dei fiori stessi.
Il prezzo all’ingrosso è di 4 euro per ogni vaschetta.

Il Mercato dei Fiori all’Ingrosso di Milano di via Lombroso è aperto al pubblico ogni sabato dalle 9 alle 12.


IN CUCINA
Prima di utilizzare i petali bisogna passarli con una pezzuola umida e staccare la base, cioè il pezzetto con il quale sono attaccati al gambo. I petali freschi, oltre a decorare i dolci, si sposano con le insalate verdi più tenere come lattuga e lattughino, con i formaggi freschi e la carne di pollo, soprattutto il petto. Tritati fini si possono amalgamare al burro per spalmare le tartine da servire con il tè.
Essiccati si mescolano al tè, allo zucchero e alla farina chiudendo il contenitore in modo che possano sprigionare tutto il loro aroma. Qualche petalo essiccato aggiunto alle tisane calde le rende più invitanti.
Per essiccare i petali bisogna stenderli su un canovaccio e lasciarli in un luogo arieggiato ma asciutto. Una volta secchi si conservano per mesi in un barattolo chiuso. Lo stesso contenitore può servire in alternativa per profumare il guardaroba e i cassetti con la biancheria, aprendolo di tanto in tanto per farne uscire l’aroma della rosa. Per potenziarne il profumo basta sistemare i petali a strati con sale grosso leggermente pestato.

 

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