DAL MONDO DEL VINO E DELLA VITE

A cura di Roberto Rabachino
[rabachino@asa-press.com]


Dati incoraggianti dagli USA

Un ottimo primo trimestre dell’import di vino in Usa sorride all’Italia, che si conferma in testa agli “stranieri” in valore (+9,6% sul 2012) e torna leader anche in valore (+5,5%) nel mercato degli States. A dirlo la nota dell’Italian Wine & Food Institute guidato da Lucio Caputo.
Complessivamente, l’Italia è passata dai 583.750 ettolitri, per un valore di 281.588.000 dollari, del primo trimestre 2012, ai 615.850 ettolitri, per un valore di 308.574.000 dollari del primo trimestre 2013. Un risultato determinato anche dalla notevole diminuzione dell’export dei vini sfusi ridottisi del 7,6% in quantità e del 5,8% in valore che conferma l’affermazione dei vini italiani sul mercato Usa quali vini di qualità. La quota di mercato dei vini importati dall’Italia, dunque, è pari al 25% in quantità e al 32,6% in valore, mentre quella dell’Australia è risultata rispettivamente del 22,5% in quantità e del 13,3% in valore.
Complessivamente le importazioni di vino in Usa, nel primo trimestre 2013, sono ammontate a 2.462.640 ettolitri (-3,5%) per un valore di 945.703.000 dollari (+8,1%).
Guardando ai competitor, le importazioni dall’Australia sono risultate pari a 553.890 ettolitri (-1,1% sul 2012), per un valore di 125.968.000 dollari (+2,9%).
Le importazioni dal Cile, terzo paese fornitore del mercato Usa, sono passate da 471.950 ettolitri, per un valore di 84.731.000 dollari, a 471.950 ettolitri, per un valore di 87.343.000 dollari, con un aumento del 3,3% in quantità e del 3,1% in valore.
Le importazioni dalla Francia - che sta avendo una notevole ripresa e che, in valore, è divenuto il secondo paese esportatore verso gli Usa - sono ammontate a 188.950 ettolitri, per un valore di 173.099.000 dollari, contro i 162.480 ettolitri, per un valore di 150.745.000 dollari del 2012 con un aumento di ben il 16,3% in quantità e del 14,8% in valore (fonte winenews).




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